Sportelli postamat chiusi in Puglia nelle ore serali, la scelta di Poste italiane fa ancora discutere

La nuova chiusura dei Postamat decisa dall’Azienda in tutta la Puglia fa indignare ancora una volta le associazioni dei consumatori. Aduc provoca ‘si chiudano anche i conti correnti presso Poste Italiane’.

Che sia per la chiusura degli uffici periferici e ritenuti “poco redditizi” o per il ritardo nel recapito della corrispondenza, le decisioni di Poste italiane sono di nuovo causa di insoddisfazione da parte di molti utenti.
 
È circolato giorni fa un comunicato stampa con il quale Poste Italiane avvisa i clienti pugliesi che a partire dal 10 novembre gli sportelli bancomat “vengono disattivati e privati del contante. Gli sportelli sono riforniti e resi nuovamente disponibili alla successiva riapertura degli uffici postali”. Insomma, siamo al secondo atto della scelta che già fece sollevare gli animi a inizio dell’anno.
 
L’Azienda ha motivato la scelta mesi fa – e continua a motivarla – con gli atti di delinquenza: troppo spesso gli sportelli postamat sono nel mirino di malviventi senza scrupoli che non si fanno problemi a sradicare dal muro macchinette erogatrici del contante. E questo, purtroppo, non si può dire non sia vero.
 
Sull’altro piatto della bilancia, però, i disagi degli utenti, di tutti coloro che presso Poste italiane sono titolari di conto corrente.
 
Aduc reagisce così alla notizia “Poste Italiane ha uno strano concetto dell’utenza: non ritiene di avere a che fare con persone con diritti contrattualmente previsti, ma con dei pacchi di cui disporre a proprio piacimento. Desolante deformazione professionale: ed è la seconda volta che accade in meno di un anno!”
 
“Poste Italiane – prosegue l’avv. Alessandro Gallucci legale di Aduc Lecce – ha la nostra piena solidarietà per i reati e danni che subisce e che si spera vengano prevenuti, perseguiti e puniti da chi di dovere nel più breve tempo possibile, ma la sua reazione al problema è nuovamente fuori luogo, eccessiva, scomposta, irrispettosa dell’utenza e soprattutto illegittima”.
 
Già pende davanti all’Antitrust un procedimento provocato dall’Associazione per valutare se la precedente identica pratica commerciale fosse vietata.

E allora, arriva la provocazione “Se questo operatore non riesce a garantire un servizio ormai basilare perché lasciare i propri risparmi nelle loro mani? Per gli utenti non rimane altra soluzione: se Poste Italiane chiude i suoi distributori automatici, è bene chiudere i conti correnti presso di loro e affidarsi a qualcun altro, senza dimenticare di segnalare la condotta di Poste Italiane a Antitrust ed Arbitro finanziario, anche per gli eventuali danni subiti”.



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