Sono trascorse poche ore dall’apertura agli spostamenti tra regioni, ma è già boom di rientri. In Puglia i dati aggiornati alle 16 registrano 6608 moduli compilati e oltre 80 mila accessi sulla piattaforma online regionale. Un picco che in mattinata ha causato più di qualche problema, con il sito in tilt e l’impossibilità per i viaggiatori di rispettare l’obbligo di autosegnalazione imposto dall’ordinanza del Presidente della Regione Michele Emiliano.
Circostanza poi risolta nell’arco della giornata, quando il sito ha ripreso il normale funzionamento e i viaggiatori hanno ottemperato alle disposizioni che prevedono la necessità di segnalare lo spostamento, il trasferimento o l’ingresso mediante compilazione del modello di autosegnalazione disponibile sul sito della Regione Puglia, dichiarare il luogo di provenienza ed il Comune in cui si soggiorna, conservare per un periodo di trenta giorni l’elenco dei luoghi visitati e delle persone incontrate durante il soggiorno.
Intervenuto sulla questione rientri, il governatore pugliese non ha mancato di sottolineare la necessità del pedissequo rispetto delle direttive impartite dalla comunità scientifica. “Entriamo oggi in una nuova fase nella quale il senso di responsabilità di ciascuno di noi farà la differenza”, sono le parole di Emiliano a poche ore dall’apertura dei confini regionali.
“Oltre 80mila accessi tutti insieme in poche ore, 6608 moduli già compilati, sono numeri elevatissimi che ci danno l’idea dell’entità degli arrivi da fuori regione. Ma sono anche il segno dello spirito di collaborazione dei pugliesi e dei visitatori nell’ottemperare le disposizioni previste dall’ordinanza ai fini di prevenzione. L’ordinanza – continua – è dunque ancora una volta innovativa, perché conferma il metodo dell’autosegnalazione come centrale per la comunicazione alla Regione Puglia delle situazioni di rischio potenziale e si aggiunge un espediente semplice e rispettoso della privacy, quello della annotazione privata dei contatti stretti e dei luoghi visitati durante il soggiorno in Puglia, che diviene rilevante solo in caso di effettiva necessità epidemiologica”.