Studiare e lavorare. Impresa eroica o realtà? A Lecce si puè²

Studiare o lavorare? E’ questo il dilemma che colpisce sempre piè¹ le ultime generazioni. Il lavoro scarseggia e la società richiede un livello di preparazione sempre piè¹ alto per il ‘debutto’ nel mondo professionale.

Il binomio scuola/università-lavoro è diventato, così,  una vera utopia per chi pensa di guadagnare abbastanza per vivere una vita indipendente, portando avanti al meglio, nello stesso tempo, la formazione scolastica.

Sarebbe bello pensare alle scuole come vere e proprie fucine di formazione culturale e professionale. Sarebbe bello, insomma, poter dire di conoscere e saper mettere in pratica un mestiere alla fine del diploma. Eppure, un tempo, era proprio così. Si cominciava a lavorare già dalle prime classi della scuola media e, alla maggiore età, ognuno era esperto in un settore. I nostri nonni, questo, lo sanno bene.

Forse, dunque, quello che servirebbe, più che uno sguardo al futuro, è un ritorno al passato con un pizzico di "innovazione". E' proprio questa la parole chiave dell'istituto  l’Istituto tecnico “Galilei – Costa” di Lecce, una piccola realtà ad indirizzo economico e tecnologico che da un paio di anni ha deciso di non accontentarsi più della “formazione".

 Innovazione, creatività, start up, crescita, business sono concetti che nella scuola salentina, detto nel linguaggio social dei giovani, sono dei veri e propri hashtag, che contraddistinguono il lavoro che si compie ogni giorno tra i banchi, nei laboratori e nel mercato reale.

Nell'istituto leccese una classe di quinto anno organizza da due anni nella maggiore piazza della città il “Festival della Dieta Med-Italiana” con oltre 50 espositori e 35.000 visitatori; un gruppo di cinque studenti ha inventato un originalissimo modo di promuovere l’olio extravergine d’oliva di qualità e da alcuni mesi commercializza in rete il loro prodotto “Nectarea”.

Il neo diplomato Vincenzo Rubano, non vedente, ha implementato un modo per far “vedere” ai ciechi i video su Youtube, conducendo una personale battaglia contro le inaccessibilità informatiche attraverso il suo sito di denuncia “Ti tengo d’Occhio” . Lo studente ha anche iniziato ad offrire consulenza professionale ad amministrazioni pubbliche.  Ancora:  due classi, di secondo e terzo anno, stanno rispettivamente lavorando alla realizzazione di un parco divertimenti che anziché consumare energia la crea e alla trasformazione della città di Lecce in un paradiso per la mobilità su due ruote attraverso il “Movimento 5 Selle”. E questi sono solo alcuni esempi del “learning by doing” (imparare facendo), la tecnica anglosassone che i docenti dell'istituto hanno preso in parola.

"Crediamo nel futuro e soffriamo di una sorta di ottimismo cronico- racconta Daniele Manni, docente dell’istituto "Galieli-Costa" – e sentiamo forte la necessità di trasmettere questo credo ai nostri studenti. Operare nel concreto e dare ai ragazzi la possibilità e gli strumenti per realizzare alcuni dei loro sogni sta portando anche a dei benefici scolastici nel senso stretto del termine. Sstiamo riscontrando un innalzamento del livello di attenzione e di applicazione in tutte le materie.



In questo articolo: