Su Rai3 «La Scelta di Catia», la donna coraggio che salva i migranti

In onda stasera in prima serata su Rai3, «La scelta di Catia – 80 miglia a sud di Lampedusa» la docufiction che racconta l’operazione Mare Nostrum, attraverso gli ultimi 60 giorni di lavoro sulla ormai nota Nave Libra di Catia Pellegrino, primo capitano donna della Marina.

Gli ingredienti della docufiction che andrà in onda, questa sera, in prima serata su Rai3 sono quelli che promettono di tenere incollati allo schermo i telespettatori dal primo all’ultimo dei 100 minuti previsti. Perché ad essere trasmessa, anzi raccontata, non è solo la storia di Catia Pellegrino, il primo capitano donna della Marina Militare italiana, salentina doc essendo originaria di Neviano, che per 365 giorni ha guidato l’ormai famosa «Nave Libra», l’imbarcazione che l’11 ottobre dello scorso anno, riuscì a salvare 214 migranti, rimasti in balia del mare. Una data particolarmente importante: qualche giorno prima in quella che divenne tristemente nota alle cronache nazionali ed internazionali come uno dei più grandi drammi nella storia millenaria del Mediterraneo, la «Tragedia di Lampedusa», lo stesso specchio d’acqua era diventato una vera e propria tomba per 366 disperati che in quel viaggio della speranza verso il Belpaese avevano trovato la morte. 366 morti accertati, altri venti presunti.

Nelle immagini di «La scelta di Catia – 80 miglia a sud di Lampedusa» la  web-serie realizzata da H24 per RaiFiction con Corriere della Sera e Marina Militare per la regia di Roberto Burchielli c’è molto di più. Ci sono i ‘retroscena’ della tanto discussa «Mare Nostrum», quell’operazione che ha animato i dibattiti politici facendo dimenticare che dietro quel nome c’è la vita: dei protagonisti, degli uomini dell’equipaggio, sempre in mare, lontani dalle famiglie, dai propri cari, costretti a dover mettere da parte stress, fatica, nostalgia solo per amore del proprio lavoro; della troupe che ha vissuto quei momenti in prima persona, del Tenente di vascello che ha dovuto guidare le operazioni; dei migranti salvati, in extremis e di quelli che invece non ce l’hanno fatta. Perché dietro i numeri che hanno spesso occupato le prime pagine dei giornali ci sono persone che alle spalle si lasciano tutto.

Dramma, inchiesta giornalistica, realtà, dolore, paura, crudeltà, un modo per mostrare il volto migliore del nostro Paese, quello che fa dell’accoglienza una carta vincente. Questa è «La scelta di Catia», la donna che ha salvato 3mila vite umane.