
Chissà come debba sentirsi un sindaco che, davanti alla possibilità di poter veder proiettata sulle vette europee la città da egli amministrata, il giorno dopo accoglierà i relativi esaminatori. Per Paolo Perrone, in effetti, è un po' come una 'Notte prima degli esami'. Tralasciando un attimo il famoso – e mai obsoleto – motivetto cantato da Antonello Venditti, il primo cittadino leccese si è lasciato abbandonare ad un commento sul proprio profilo Facebook: “L'attesa sta per finire. Domani tocca a noi convincere i commissari. Noi, nessuno escluso. Idee e fatti concreti, condivisione e partecipazione”.
Poi invita i suoi concittadini ad una partecipazione attiva e numerosa: “Vi ricordo due appuntamenti importantissimi. Ci vediamo alle 11:45 in piazzetta Santa Chiara con il laboratorio aperto ai bambini e alle famiglie. Mentre alle 12:15 portate le pietanze che avete preparato e prendete posto alla lunga tavolata che si snoderà lungo via dei Perroni, da porta San Biagio alla chiesa di San Matteo”.
“Più siamo, più facile sarà il compito che abbiamo – conclude Perrone – Lecce Capitale europea della Cultura 2019 è lì, ad un soffio. Basta un ultimo piccolo grande sforzo…#lecce2019 #noisiamocultura #noisiamolecce2019”. Già, un ultimo sforzo. Ancora un altro e il sogno di poter recitare ruoli importanti nel panorama contemporaneo internazionale sarà più di un'utopia. Pardòn, una EUtopia. Non resta che incrociare le dita.