Una festa lunga 70 anni: la Liberazione vive nel ricordo leccese

Tutte le autorità, civili, militari e istituzionali, erano presenti stamattina nella piazza dedicata agli eroi salentini della lotta di Liberazione. Ricordato Umberto Leo, protagonista leccese della Resistenza partigiana.

Settant'anni. Sembra una vita. Sono una vita. Anzi, tante vite. Quelle dei troppi soldati deceduti per colpa della guerra. La liberazione dal nazi-fascismo è divenuta festa nazionale nel nostro paese. Una data storica che ancora qualche novantenne mantiene viva nella propria memoria. Perché sancì la fine di morti, sofferenze, famiglie dimezzate da padri e figli portati via dagli scontri bellici. Onorare queste persone, decedute per il bene della Nazione, diviene fondamentale – e soprattutto formativo – per le attuali generazioni, inconsapevoli dell’orrore provocato dai due conflitti mondiali. Anche a Lecce, nella piazza dedicata agli eroi salentini della lotta di Liberazione, stamattina è avvenuta la deposizione delle corone a nome del panorama provinciale interistituzionale, oltre che dell’Associazione Nazionale Partigiani.

Pubblico numeroso accorso alla manifestazione odierna. Alla cerimonia c’era anche il Sottosegreario di Stato, on.le Terasa Bellanova. E, ovviamente, il sindaco Paolo Perrone; il Prefetto Giuliana Perrotta; il Procuratore Cataldo Motta; il presidente della Provincia di Lecce, Antonio Gabellone; le autorità civili e militari della provincia. Di forte impatto emotivo l’esibizione musicale del ConservatorioTito Schipa” di Lecce, che ha contribuito a rendere ancor più coinvolgente la cerimonia attraverso un ensamble di fiati, suonando l’inno di Mameli, “La Legenda del Piave” ed il “Va pensiero” tratto dal Nabucco di Giuseppe Verdi.
 
Spazio al ricordo di Umberto Leo – protagonista leccese nella lotta partigiana, purtroppo scomparso recentemente – negli interventi delle autorità. Un momento di riflessione, oltre che di festa. Segno evidente che nonostante gli anni passino, il ricordo delle piazze sprizzanti di gioia – unite all’arrivo dei carri americani, tra i principali vincitori della seconda guerra mondiale – verrà sempre evidenziato come il successo di un popolo affacciatosi a due valori fondamentali: libertà di manifestazione del pensiero e democrazia. Leccenews24.it, a tal proposito, ha raccontato le esperienze dirette di due persone – Giuseppina e Loretta – che da bambine vissero in prima persona quel grandioso 25 Aprile 1945