In via Malta spunta un divieto di fermata, attenzione alle multe. Salute Salento: “Il Comune spieghi le ragioni della scelta”

In via Malta è spuntato un divieto di fermata, inopportuno secondo l’Associazione Salute Salento che ora chiede lumi al Comune “spieghi gli scopi e le ragioni delle sue scelte”.

In via Malta, un tratto di strada che potrebbe ospitare almeno una ventina di auto, chi si occupa di mobilità urbana a Palazzo Carafa ha deciso di installare un «divieto di fermata» che ha “incuriosito” l’associazione Salute Salento a tal punto da spingerla a cercare di comprendere la ratio alla base della scelta, senza riuscirci.

«Abbiamo verificato la larghezza della via che costeggia l’ex Galateo – si legge nella nota a firma di Cesare Mazzotta – è larga 17 metri e quindi appare possibile, secondo noi, consentire la sosta ordinata su entrambi i lati. Abbiamo tenuto conto del doppio senso di circolazione che vige fino all’incrocio con via Sagrado, ma non ci è sembrato che possa giustificare il divieto di fermata».

Il problema è che molti automobilisti, poco attenti o semplicemente “coraggiosi”, lasciano la macchina in sosta, rischiando una contravvenzione. «Stando alle regole del codice della strada – si legge – il vigile urbano è autorizzato a multare l’auto, incautamente in sosta, dove non dà alcun fastidio o intralcio».

Secondo «Salute Salento», quindi, il segnale dovrebbe essere spostato verso l’incrocio-rondò di viale Rossini, un po’ prima dei Gazebo dei fiori e del fruttivendolo, dove servirebbe.

Le sorprese in tema di segnaletica verticale non sono finite

Come mai – domanda Mazzotta – su via Leuca, nei pressi dell’incrocio con via Dell’Abate, (intersezione sempre molto trafficata e caotica data la presenza di numerose attività commerciali), l’amministrazione comunale ha deciso di non istallare un divieto di sosta o di fermata? Il tratto di strada che non presenta alcun marciapiede non solo è pericoloso per i pedoni, ma diventa spesso un parcheggio improvvisato dato che non vi è alcuna disciplina della sosta.

«Non sarebbe il caso – si legge – di intervenire per regolarizzare l’intera area oggi decisamente poco sicura?»

Insomma, in una città come Lecce che soffre per la carenza di parcheggi al punto che a Natale sono stati chiesti in prestito alla Asl, 200 posti auto all’interno del vecchio “Vito Fazzi”, forse sarebbe il caso di ponderare meglio i luoghi dove installare i «divieti di fermata»



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