Villa Massari acquisita al patrimonio comunale di Lecce

Si è concluso il processo di acquisizione dell’immobile in Via Cimarosa, sollecitato lo scorso maggio dal Vicepresidente Vicario del Consiglio Comunale Lidia Faggiano

Con la trascrizione nella giornata di ieri, martedì 5 marzo  nei registri pubblici immobiliari della Conservatoria di Lecce, finalmente Villa Massari in via Cimarosa è acquisita al patrimonio comunale di Lecce.

Si è, quindi, concluso il complesso iter di acquisizione sollecitato dal Vicepresidente vicario del Consiglio Comunale del capoluogo Lidia Faggiano,  per  restituire più sicurezza al luogo con una cancellata, il ripristino del muro di recinzione e una pulizia generale del giardino.

Lidia Faggiano

“L’immobile, di prestigioso valore architettonico risalente al 1909, è inserito in una vasta area incolta e da tempo versa in completo stato di abbandono anche a causa delle vicende che ne hanno segnato la proprietà”, fa sapere Faggiano con una nota.

“Lo stato di grande degrado e la necessità di restituire decoro al contesto urbano in cui l’immobile è inserito – prosegue – mi ha spinta nel maggio scorso ad interpellare il Sindaco per  sollecitare la valorizzazione di questo bene dalle notevoli potenzialità sia per ampiezza degli spazi che per  valenza artistica e culturale.

L’ annosa pratica di acquisizione del prestigioso edificio è stata così riesaminata e il solerte impegno degli uffici comunali e dell’ Amministrazione comunale ha generato, dopo  un primo tentativo di acquisizione non concluso positivamente, una seconda ordinanza di acquisizione il 19 06 2023, questa volta giunta a buon fine, portando all’  importante traguardo di oggi.

Appare necessario che ora si apra una nuova fase progettuale per ridefinire un luogo e la sua destinazione a beneficio di tutti i cittadini – conclude – riconoscendo centralità ai loro bisogni attraverso l’ascolto, reperendo le fonti di finanziamento e dando attuazione ad una grande opera di restauro che restituirà decoro e funzionalità a questa grande testimonianza dei fasti del passato leccese”.