Si svolgerà domani, martedì 15 giugno, l’Open Day virtuale realizzato dall’ufficio Orientamento dell’Accademia di Belle Arti di Lecce dedicato a studenti e genitori interessati a voler conoscere l’offerta formativa dell’Istituzione, che annovera ben sei scuole di indirizzo: Pittura, Scultura, Decorazione, Grafica, Scenografia, Progettazione artistica per l’impresa.
L’Aba di Lecce, la più antica Istituzione artistica pugliese, si pone come eccellenza nella formazione terziaria del territorio Jonico-Salentino: ricorrono, infatti, i 60 anni dalla sua fondazione e ospiterà il prestigioso Premio Nazionale delle Arti 2022 promosso dal Mur.
L’Open Day, anche se svolto in maniera virtuale, ha l’obiettivo di mettere a disposizione dei futuri studenti la possibilità di ricevere informazioni sui laboratori artistici, sui percorsi formativi e le attività extra didattiche, scoprire le opportunità professionali, interagire con i docenti e i tutor attraverso i social network dell’Accademia e del sito dedicato abalecceopen.it.
Il programma
Questo il programma dell’appuntamento: la mattina del 15 giugno, a partire dalle ore 10:00, si terrà un live streaming un Talk, che vedrà la partecipazione di docenti e allievi dell’Accademia. In questo contesto si approfondirà il tema dell’Alta Formazione e delle opportunità lavorative post-laurea.
Come partecipare
Per partecipare al Virtual Open Day studenti e genitori dovranno esclusivamente consultare le pagine social dell’Accademia o accedere al sito web. Tutte le informazioni, i video delle dirette live e altri contenuti multimediali resteranno sempre disponibili sui canali social Facebook e Instagram @abalecceofficial e sul sito e potranno essere consultati in qualsiasi momento.
“Si conferma l’impegno dell’Accademia e di tutto il corpo docente di voler offrire ai futuri studenti un’offerta formativa innovativa e sempre rispondente alle richieste del mondo del lavoro” sottolinea il direttore Nunzio Fiore.
“È in atto una rinascita basata su nuovi servizi agli allievi – continua il presidente Nicola Ciracì – tramite la transizione al digitale e una grande attenzione verso Erasmus e l’accoglienza di studenti internazionali con piani di studio mirati verso le nuove tecnologie”.