Xylella? Arriva dalla Grecia la nuova app per smartphone contro i nuovi focolai

Potrebbe arrivare anche in Italia la nuova applicazione per Smartphone che consente di ‘mettere in guardia’ contro eventuali focolai di Xylella, fotografando il batterio e inviando il tutto ad un database che saprà dare le risposte più adeguate all’agricoltore.

Quando si dice che la tecnologia dà una mano. In base a quanto viene segnalato dallo Sportello dei diritti, sugli smartphone di chi vive il mondo dell’agricoltura arriverà una app che potrebbe rivelarsi preziosa. Un'applicazione "intelligente" per smartphone sviluppato dall'Ionian Università con sede a Corfù, Grecia, nell'ambito del programma IRA Grecia-Albania 2007-2013 e, in particolare, del progetto "Migliorare la produzione di olive utilizzando ICT innovative".
 
Il sito ufficiale che si potrà visitare è e-oliva, qui, premendo la scheda Xylella Alert si potrà scaricare e installare il relativo link. Sui telefonini di ultima generazione, dopo trovate dedicate al tempo libero che spesso diventano fenomeni virali, arrivano anche strumenti di utilità.
 
Come ci spiega Giovanni D’Agata, presidente dello Sportello dei Diritti, l'utente ha la possibilità di scattare foto degli insetti sospetti o di malattie vettoriali e inviarle automaticamente al database con un report degli avvistamenti. Il rapporto deve includere il record della varietà e la storia dell' oliveto e viene inviato al database, che fornisce automaticamente le coordinate geografiche degli oliveti, a condizione che l'utente ha attivato il GPS sullo smartphone.
 
Insomma, alla luce dell’odissea vissuta sul territorio a causa del batterio che ha messo a repentaglio non solo la vita di tante piante secolari, ma anche la sopravvivenza di molti imprenditori del settore, si potrebbe trattare di una app molto utile in agricoltura. La speranza è che l’applicazione possa essere resa fruibile anche in Italia per monitorare in modo capillare i focolai di Xylella anche sul nostro territorio.
 
In territorio ellenico è sempre stata molto alta l’attenzione sul fenomeno, spesso a discapito della buona informazione così come ampiamente spiegato sulle pagine di Leccenews24.



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