Xylella, Confagricolura: ‘Abbattere è l’unica strada per salvare il settore’

Il Presidente di Confagricoltura Mario Guidi non ha dubbi: l’unico modo per mettere fine all’emergenza Xylella è estirpare le specie infette e indennizzare gli agricoltori. ‘Dobbiamo farlo – ha spiegato – non per gli obblighi imposti dall’Unione Europea ma per salvare il settore.

‘L’emergenza Xylella non conosce alternative: si devono sradicare le piante infette, e indennizzare gli agricoltori’. È questo il pensiero di Confagricoltura dopo gli ultimi sviluppi sul batterio della Xylella nel Salento.
 La confederazione degli agricoltori, quindi, non ha dubbi: questo sarebbe una maniera responsabile per affrontare la criticità. ‘L’emergenza Xylella – scrivono da Confagricoltura –  deve essere risolta e tutti i protagonisti devono responsabilmente svolgere la propria parte. Ne va del futuro dell’olivicoltura nazionale e del settore vivaistico italiano’.

Ad affermarlo è stato il presidente Guidi, il quale ieri ha affrontato la questione con i principali esponenti del settore olivicolo-oleario di Confagricoltura, e alla presenza del capo dipartimento del Mipaaf, Giuseppe Blasi. Dall’incontro è emerso ‘un atteggiamento costruttivo non può lasciare spazio ad incertezze, nell’interesse dell’olivicoltura e di tutta l’agricoltura nazionale. Non è più il tempo di ipotesi alternative – ha affermato il presidente Guidi. Occorre andare nella direzione della estirpazione delle piante infette per tutelare la nostra olivicoltura e la nostra agricoltura: venir meno a questi obblighi danneggia tutti, favorisce l’espandersi della fitopatia, come già accaduto con l’allargamento della zona infetta’.
I focolai riguardano soprattutto le zone a nord della provincia di Lecce dove occorre, secondo Confagricoltura, contrastare tutti gli elementi che ostacolano le attività di estirpazione, ‘dalla cattiva informazione a certi pregiudizi ideologici che demagogicamente stanno orientando i comportamenti dei produttori’.

‘Gli agricoltori devono essere pienamente consapevoli del fatto che la Xylella si può contrastare efficacemente, che ci sono degli obblighi comunitari da rispettare e che il Piano Silletti ha previsto delle indennità per i danni conseguenti all’espianto – ha spiegato Guidi. C’è l’impegno dell’Amministrazione a riconoscere in tempi strettissimi i contributi previsti per gli espianti obbligatori e a dare una priorità per l’accesso alle misure dei Piani di Sviluppo Rurale. I fondi a disposizione ci sono: oltre ai 13 milioni del Piano Silletti, i produttori devono sapere di poter contare anche sul Fondo di Solidarietà nazionale che ha a disposizione altri 11 milioni di euro’.

Non c’è tempo da perdere, quindi, secondo Guidi: ‘Occorre ottemperare agli obblighi non per le richieste che ci arrivano da Bruxelles, ma per contribuire responsabilmente alla risoluzione dell’emergenza: contrastare la Xylella è essenziale anche per il mondo vivaistico che, pur non direttamente colpito dal batterio, è seriamente compromesso dai divieti di commercializzazione imposti da Bruxelles’.



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