Xylella fastidiosa. Basta parole: 3mila alberi di ulivo saranno abbattuti

Saranno circa 3mila gli ulivi che saranno abbattuti nei prossimi mesi, a patto che i focolai non aumentino: in tal caso si arriverà anche a 4mila. È questa una delle novità previste nel Nuovo Piano messo a punto dal Commissario Silletti.

In silenzio, esattamente così come ha condannato a morte centinaia di ulivi nel basso Salento, la Xylella fastidiosa sta riservando lo stesso triste destino agli alberi custoditi nelle campagne tra Trepuzzi, Torchiarolo e Cellino San Marco. Le analisi purtroppo hanno solo confermato i sospetti di alcuni agricoltori che avevano notato alcune piante malate nei propri appezzamenti: il batterio killer, trasportato dalla cicala sputacchina, sta avanzando indisturbato verso Nord.
 
Dopo la preoccupazione manifestata dall’Unione Europea per i ritardi con cui l'Italia ha messo a punto le misure anti-Xylella, a tentare di bloccare la corsa del patogeno da quarantena, ci proverà il nuovo Piano voluto dal commissario straordinario per l’emergenza Giuseppe Silletti, approvato in queste ore che prevede l’abbattimento di 3mila piante nei prossimi mesi, sempre che non si individuino altri focolai. In quel caso, si potrebbe arrivare a circa 4mila.
 
Rispetto al precedente, il nuovo documento ordina il taglio delle non solo delle piante infette, ma anche di quelle ‘ospiti’ a prescindere dal fatto che manifestino in maniera esplicita o meno i sintomi del disseccamento. Il tutto, nel raggio di cento metri dall’albero ammalato.
 
Inoltre, grazie al decreto Martina, si riconosce il danno subito dagli agricoltori, ma solo a coloro che taglieranno volontariamente gli ulivi, dopo il decreto di abbattimento: si parla di un’erogazione di 14mila euro per ettaro, circa 140/200 euro per albero che verranno subito versati ai proprietari dei fondi colpiti.
 
 
Caroppo: ‘Basta prendere in giro i cittadini: per salvare gli ulivi pugliesi si applichi senza se e senza il nuovo piano del Commissario Straordinario’
 «Adesso basta. L’ulteriore diffusione del batterio (stavolta nel brindisino) – commenta il presidente del Gruppo regionale di Forza Italia, Andrea Caroppo – è un fatto di inaudita gravità, la cui responsabilità è tutta sulla spalle di chi, con ignavia, dinanzi alla Xylella continua a prendere tempo o cerca impossibili vie d’uscita. Alla pluriennale inerzia della giunta precedente, si sono aggiunti il silenzio e l’inoperosità della nuova: da Emiliano ancora non si è udita una sola parola di verità né di chiarezza».  
 
«Non è più possibile continuare a prendere in giro i cittadini – prosegue Caroppo – un amministratore responsabile non può che dire una sola cosa: al momento non ci sono cure per il batterio e l’unico modo per evitarne l’ulteriore proliferazione  che mette a rischio altri alberi e l’intero assetto del territorio pugliese è procedere rapidamente e senza indugio alla puntuale applicazione del nuovo piano. Chi non ha il coraggio di dire la verità, ovvero che ogni albero non eradicato oggi può significare cento alberi ammalati domani, porta la responsabilità politica dei maggiori danni che il territorio pugliese e gli agricoltori rischiano di dover piangere. Continuare a giocare a nascondino è un delitto agli alberi che a parole si dice di voler salvare: la ricerca deve continuare e va sostenuta, ma nel frattempo dalla Regione giunga sostegno immediato, pieno e incondizionato al nuovo piano straordinario per arrestare il batterio killer. Stesso sostegno atteso dai vivaisti che ancora oggi fanno i conti con folli embarghi e limiti alla commercializzazione delle piante. Non c’è solo la Commissione Europea -conclude Caroppo- pronta ad aprire una procedura di infrazione per la mancata esecuzione del piano e applicare misure restrittive che colpirebbero ancora più pesantemente il settore vivaistico e agricolo. C’è in gioco la vita di tutti gli ulivi ancora sani e il futuro dell’agricoltura pugliese».
 



In questo articolo: