Un 63enne dipendente di un notaio è indagato dalla Procura leccese per appropriazione indebita. Adesso saranno le indagini condotte dai carabinieri a fare ulteriore chiarezza, cercando riscontri alle accuse.
Quando si auto-denunciò l'imprenditore di Monteroni avrebbe raccontato come funzionava il sistema di affidamento degli appalti per la manutenzione della centrale termoelettrica. Poi minacciò di gettarsi da un'altezza di venti metri.
L'inchiesta è coordinata dal procuratore aggiunto Antonio De Donno e condotta dai finanzieri del Nucleo di polizia tributaria. Sono due gli esposti che hanno dato il via alle indagini.
Il pubblico ministero ha accolto l'istanza della difesa, la mega struttura ricettiva sarà nuovamente fruibile da migliaia di salentini e turisti che vi si recano per assistere ai grandi eventi estivi.
Un 46enne leccese si sarebbe reso responsabile di cinque furti tra ottobre e novembre dello scorso anno. il Pm aveva chiesto 3 anni e 4 mesi, ma Il giudice ha riconosciuto la seminfermità mentale e ha inflitto una pena più lieve.
La Procura antimafia vuole far luce su un nascente clan con epicentro nella zona 167 di Lecce, impegnato nello spaccio di sostanze stupefacenti proveniente dai territori di Surbo e Monteroni.
Condanna a 2 anni per un avvocato di Maglie che avrebbe molestato sessualmente in un garage una ballerina brasiliana. Pena sospesa, subordinata al risarcimento del danno di 20mila euro in favore della vittima.
Sarebbero tre gli episodi contestati avvenuti tra ottobre del 2011 e giugno del 2012. Gli indagati rispondono di tentata e consumata truffa e di tentato e consumato fraudolento danneggiamento di beni assicurati.
Innanzi al giudice monocratico sono stati sentiti la moglie, il figlio, il nipote e la cognata del consigliere comunale deceduto il 19 aprile 2011, all'età di 59 anni. Sul banco degli imputati compaiono un'operatrice del 118 ed un'infermiera.
Gli imputati dovranno presentarsi innanzi ai giudici della prima sezione collegiale per l'inizio del processo. Diciassette di loro, tra cui i quattro fratelli De Lorenzis, rispondono del reato di associazione di tipo mafioso.