Sconto di pena in Appello per Diego Alfieri, accusato dell'omicidio dell'agricoltore Giampiero Murinu. La Corte d'Assise d'Appello ha condannato il 37enne a 11 anni e otto mesi. Assolta la moglie della vittima, Katia Valiani.
Dovranno presentarsi il 23 marzo innanzi al giudice monocratico per l'inizio del processo. Francesco Panzarino, 58enne di Bitonto, morì il 25 agosto del 2015, mentre lavorava nel cantiere di un'ex istituto scolastico.
In occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario, presso la Sala Udienze della Corte di Appello di Lecce, non mancano i motivi di malcontento di magistrati e cancellieri.
Il pubblico ministero, nei prossimi tre mesi dovrà chiedere una nuova perizia, affidandola a consulenti nominati fuori dalla provincia di Lecce. Rimangono sotto inchiesta con l'accusa di omicidio colposo, due medici del Fazzi.
Francesca Grasso è stata in cura presso il reparto oncologico ed è deceduta pochi giorni fa. Riguardo l'inchiesta della Procura sulla morte di Giovanni Corvaglia 77 anni di Tricase, invece, è stato già fissato l'esame autoptico. L'accusa di omicidio colposo è a carico d'ignoti.
Il sostituto procuratore Paola Guglielmi ha iscritto nel registro degli indagati cinque persone. Rispondono dell'ipotesi di reato di abuso d'ufficio. Ad ogni modo, occorre precisare che si tratta al momento di un 'atto dovuto'.
M. A., 64enne di Montesano, maestra prossima alla pensione di una scuola elementare di Ruffano, è stata condannata a 9 mesi (pena sospesa). La donna rispondeva del reato di 'abuso continuato dei mezzi di correzione e disciplina'.
Il gup Michele Toriello, al termine del processo con rito abbreviato, ha emesso la sentenza di colpevolezza per il 35enne di Aradeo Gianluca Albano. Le indagini hanno preso il via dalla denuncia della vittima, una 30enne.
Il Pm ha notificato l'avviso di conclusione delle indagini nei confronti del titolare dell'attività commerciale, Paolo Spalluto e del progettista e direttore dei lavori Rocco Ciardo. Spalluto risponde dell'ipotesi di reato di abusivismo edilizio.
Il gup Simona Panzera ha emesso la sentenza al termine del processo con rito abbreviato. Condannato anche il presunto complice, il 43enne Luca Gransasso. Entrambi rispondono del reato di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso.