Il pubblico ministero Paola Guglielmi ha iscritto nel registro degli indagati 21 medici per il decesso di Francesca Grasso, 67 anni di San Pietro in Lama. La paziente è stata in cura presso il reparto oncologico ed è deceduta pochi giorni fa. Naturalmente, l'iscrizione dei "camici bianchi" è un atto dovuto in vista dell'autopsia che si svolgerà la settimana prossima. Il reato ipotizzato è di omicidio colposo.
Riguardo l'inchiesta della Procura sul decesso di Giovanni Corvaglia 77 anni di Tricase, invece, è stata fissato l'esame autoptico per martedì prossimo e verrà eseguito dal medico legale Roberto a Vaglio. Il reato ipotizzato è sempre quello di omicidio colposo, ma al momento a carico d'ignoti. Il pm, nel frattempo, sta procedendo con l'acquisizione delle cartelle cliniche e l'identificazione del personale medico del "Fazzi" che ha avuto in cura il paziente. Corvaglia è stato ricoverato, tra fine dicembre ed inizio gennaio, nei reparti di cardiochirurgia e terapia intensiva.
L'uomo è deceduto il 21 gennaio scorso. Il 29 dicembre 2016, invece, era stato sottoposto ad un intervento al cuore con l’impianto di tre by-pass e due valvole plastiche, ma tecnicamente riuscito. Dopo l’operazione, Corvaglia ha avuto febbre alta, entrando in uno stato confusionale ed è stato sottoposto ad ossigenazione artificiale, finché in poco tempo non è deceduto. Secondo i familiari che hanno sporto denuncia, entrambi i decessi sarebbero avvenuti in circostanze poco chiare.
I legali della famiglia Corvaglia, gli avvocati Ivan Mangiullo e Fabio Accogli, ritengono che il 77enne di Tricase sia morto per un’infezione causata da due batteri "ospedaIieri". Adesso saranno le indagini della magistratura, a fare chiarezza.