Davanti alla protesta di alcuni lavoratori del Comitato pro275, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio, ospite a Lecce, aveva preferito glissare archiviando il discorso sull’ammodernamento della Maglie-Leuca con poche parole: “Decideremo il da farsi dopo il 14 dicembre, fino ad allora non mi esprimo”. Il riferimento era chiaramente alla decisione del Tar, chiamato a pronunciarsi sulla richiesta di sospensiva sul ricorso proposto dall’Associazione Temporanea di Imprese, Matarrese – Coedisal contro il provvedimento di esclusione dalla gara rilevando la mancanza di un danno immediato e irreparabile anche in relazione all’avvenuta emanazione del provvedimento di revoca della gara. Sospensiva che non ha concesso, ma ha fissato l’udienza al 19 aprile 2017 per la decisione nel merito del ricorso.
Una soluzione che soddisfa comunque gli interressi dell’Ati, come ha commentato l’avvocato Pietro Quinto: “solo una sentenza definitiva – ha dichiarato il difensore del raggruppamento – potrà risolvere il nuovo contenzioso derivante dalle improvvide determinazioni assunte da Anas”. Insomma, come era prevedibile, sfuma la speranza di trovare il bandolo dell'intricasa matassa in tempi brevi.
“Avevo già previsto – continua l’Avv. Quinto – che le tre disposizioni adottate dal Presidente Anas avrebbero aperto un nuovo scenario giudiziario e che, diversamente da quanto affermato dal Ministro Delrio, la data del 14 dicembre non sarebbe stata risolutiva per sbloccare i lavori della 275”.
“Il TAR – sottolinea l’Avv. Quinto – ha manifestato l’intendimento di affrontare unitariamente tutti i ricorsi già proposti e che saranno introdotti nei prossimi giorni avverso le disposizioni ANAS per definire il complessivo contenzioso almeno nella fase di primo grado. Seguirà inevitabilmente la fase d’appello, innanzi al Consiglio di Stato, fatte salve le ulteriori iniziative che l’ATI Matarrese-Coedisal si riserva di proporre innanzi alla Magistratura Penale – ove non fossero riconosciute le proprie ragioni in sede amministrativa – a fronte delle «macroscopiche illegittimità» attribuite dalla giustizia amministrativa alla Commissione di gara e che hanno privato il raggruppamento dell’aggiudicazione dei lavori a far tempo dal 2012”.
