Avrebbero ostacolato l'assunzione di un candidato idoneo in un concorso pubblico per Dirigente? Due alti funzionari della Camera di Commercio di Lecce finiscono sotto processo. Il gup Alcide Maritati, al termine dell'udienza preliminare, ha rinviato a giudizio: Angela Patrizia Partipilo, 57enne di Bari, Segretario Generale dal 31 gennaio 2014 fino al 4 giugno dell'anno successivo e Maurizio Pirazzini, 50enne di Ferrara, stesso ruolo, ricoperto però a partire dal 5 giugno, fino ad oggi. I due imputati, assistiti rispettivamente dagli avvocati Giuseppe Corleto e Francesco Vergine, rispondono delle accuse di abuso d'ufficio ed omissione di atti d'ufficio. Dovranno presentarsi il 3 aprile prossimo, innanzi ai giudici della seconda sezione collegiale per l'inizio del processo.
Invece, durante l'udienza preliminare odierna, il commercialista Claudio Luigi Leuci si è costituito parte civile con l'avvocato Vito Epifani. Il 56enne leccese presentò nel settembre del 2014 una prima denuncia ( con successive integrazioni), da cui prese il via l'inchiesta penale coordinata dal pubblico ministero Elsa Valeria Mignone e condotta dagli uomini della sezione di polizia giudiziaria. Leuci lamentava la mancata assunzione al ruolo di Dirigente della Camera di Commercio. Il candidato si sarebbe piazzato in posizione utile nella relativa graduatoria, ma nonostante ciò non ottenne mai il prestigioso incarico per l'ostracismo della Partipilo e di Pirazzini. Inizialmente, il pm chiese l''archiviazione del procedimento. In seguito, il gip accolse la richiesta di opposizione del difensore della parte offesa e vennero istruite nuove indagini. La dr.ssa Mignone successivamente invocò il rinvio a giudizio dei due funzionari.
Secondo la tesi della Procura, Angela Partipilo e Maurizio Pirazzini non sarebbero stati imparziali nel valutare la posizione del candidato. Nonostante una sentenza del Tar e del Consiglio di Stato. Con essa veniva disposto lo scorrimento della graduatoria relativa al concorso pubblico per esami a due posti di Dirigente. Vi erano poi i provvedimenti emessi dal Commisario ad acta. In data 23 febbraio 2016, quest'ultimo invitava il segretario generale a predisporre (direttamente o attraverso un altro funzionario), entro dieci giorni dal ricevimento del provvedimento, l'assunzione del dott. Claudio Leuci.
Veniva anche richiesta una bozza del relativo contratto di lavoro. Dunque i due funzionari, sostiene il pm Mignone, invece di assicurare la copertura a tempo indeterminato del posto "vacante", avrebbero scelto altre modalità (conferimento dell'incarico a personale interno, ricorso a procedure di mobilità interna ed esterna, indizione di un nuovo concorso o utilizzo di idonei inseriti nelle graduatorie approvato da altri enti).