Abusi sessuali su due donne disabili all’interno di un bar? Cliente sotto processo. Prosciolto il proprietario

Il rinvio a giudizio per il cliente è stato disposto al termine dell’udienza preliminare. L’imputato dovrà presentarsi a febbraio, dinanzi al collegio di giudici per l’inizio del processo.

Tribunale Penale, Lecce (ph. Davide Milone)

Avrebbe abusato di una giovane donna affetta da deficit all’interno di un bar. Un cliente, residente in un paese della Grecìa Salentina, è finito sotto processo per violenza sessuale aggravata.

Il rinvio a giudizio è stato disposto nei giorni scorsi dal gup Carlo Cazzella, al termine dell’udienza preliminare. La prima udienza è fissata per il 24 febbraio dinanzi ai giudici in composizione collegiale. L’imputato è assistito dall’avvocato Francesca Conte che potrà dimostrare l’estraneità alle accuse, nel corso del dibattimento.

Sempre al termine dell’udienza preliminare, il gup ha prosciolto dall’accusa il proprietario del bar, assistito dall’avvocato Fabrizio Piccinno.

Le due vittime di presunti abusi sessuali si sono costituite parte civile nel corso dell’udienza preliminare, con gli avvocati Daniela Colella e Lorena Puscio.

I fatti contestati dal pm Maria Consolata Moschettini risalgono al mese di luglio del 2013. Secondo l’accusa, il proprietario abusava delle due giovani donne affette da deficit psichico, all’interno del bar. In particolare, le invitava ad entrare nel bagno e chiudeva la porta. L’uomo, a quel punto, prima cercava di baciare al seno e di spogliare una delle due donne. Alla reazione della vittima che urlava e lo allontanava, il molestatore si sarebbe rivolto all’amica. E dopo essersi abbassato i pantaloni avrebbe cercato di costringerla a compiere atti sessuali. L’amica riusciva a divincolarsi ed a fuggire via.

Nello stesso mese, una delle due giovani donne avrebbe subito abusi sessuali, anche da un cliente del bar. Questi l’avrebbe trascinata nel bagno, mentre si trovava in compagnia dell’amica, tirandola per un braccio. E poi, si spogliava, la baciava e la costringeva ad atti sessuali.

Le due vittime hanno successivamente sporto denuncia presso i carabinieri della locale stazione. E sono state poi ascoltate, nell’ambito dell’incidente probatorio, nel corso dell’udienza preliminare su richiesta dei difensori.

E come detto, al termine della stessa, sono “cadute” le accuse nei confronti del proprietario del bar.



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