Avrebbe abusato di un ragazzino dopo avergli fatto fumare uno spinello e questa mattina è arrivata la condanna per un ambulante di origini indiane. Il gup Stefano Sernia, nel processo con giudizio abbreviato, ha inflitto una pena di 5 anni e 6 mesi al 46enne A.F. (queste le sue iniziali).
Il giudice ha disposto nei confronti dell'imputato anche il risarcimento del danno, da quantificarsi in separata sede e l'interdizione perpetua dai pubblici uffici. In precedenza, il pubblico ministero d'udienza Angela Rotondano aveva invocato una condanna a 7 anni con l'accusa di detenzione di sostanze stupefacenti e violenza sessuale aggravata dalla minore età della vittima. Questa aggravante è parzialmente "caduta" poiché il giudice ha ritenuto che il reato non sarebbe stato compiuto ai danni di un minore sotto i 14 anni di età, dato che il ragazzo li aveva già compiuti al momento dei fatti.
Nell'ambito della discussione in aula il difensore dell'imputato, l’avvocato Benedetto Scippa, aveva chiesto l'assoluzione sostenendo che l'ambulante si sarebbe limitato ad invitare il ragazzo, con cui già si conosceva, a fumare uno spinello a casa sua. Il legale ha già annunciato che farà ricorso in Appello.
Secondo l'accusa, rappresentata dal pm titolare dell'indagine Roberta Licci, il 16 giugno di due anni fa, l'ambulante dopo aver incontrato nel pomeriggio il 14enne, presso la villa comunale di un paese nell'hinterland di Lecce, lo avrebbe invitato a casa sua con il pretesto di un party. Arrivati nell'abitazione, l’uomo gli offrì uno spinello che ben presto avrebbe sortito l'effetto di stordimento sulla vittima. Mentre erano seduti sul divano di casa, l'ambulante avrebbe cominciato ad adulare il ragazzo con avances di natura sessuale. Dopo averlo abbracciato, lo avrebbe "toccato" per poi tentare di avere un rapporto sessuale con lui. Il ragazzino riuscì a scappare e una volta tornato a casa dopo aver contattato la madre, raccontò tutto ai genitori che si presentarono ai carabinieri della locale stazione per sporgere denuncia.
Nel frattempo anche l'ambulante fuggì lontano. Infatti, il gip Carlo Cazzella emise un’ordinanza di custodia cautelare, ma il 46enne di origini indiane si era trasferito in Sicilia.Tre giorni dopo il giudice revocò la misura. Il pm fece allora ricorso presso il Tribunale del Riesame che "ripristinò" la misura. La sentenza venne impugnata dall'avvocato Scippa ed infine annullata dalla Corte di Cassazione.
Invece, il 3 marzo dello scorso anno, la vittima è stata sentita con l'ascolto protetto nell'ambito dell’incidente probatorio presso la Procura de Minori. Il 14enne avrebbe confermato le accuse verso l'ambulante.
La famiglia del ragazzo si è costituita parte civile con l’avvocato Maurizio Papa, presentando nella scorsa udienza, una richiesta di risarcimento danni di 50mila euro.
Abusò di un 14enne dopo avergli fatto fumare uno spinello: ambulante condannato a oltre 5 anni
Il gup, nel processo con giudizio abbreviato, ha inflitto una pena di 5 anni e 6 mesi ad un 46enne di origini indiane. Il giudice ha disposto anche il risarcimento del danno da quantificarsi in separata sede e l’interdizione perpetua dai pubblici uffici.