Bruttissima disavventura quella vissuta, questa mattina, dall’anziano genitore del titolare della stazione di servizio Agip. L’uomo, mentre insieme alla moglie stava percorrendo la strada che da Vernole porta alla vicina frazione di Strudà a bordo della sua macchina, una Fiat Panda, è stato all’improvviso affiancato da un’auto di grossa cilindrata, una Alfa 156 – almeno stando a quanto emerso da una prima ricostruzione dei fatti. A bordo tre malviventi incappucciati che, dopo averlo costretto a fermarsi, non hanno esitato a minacciarlo con dei fucili a canne mozze. Servendosi dell’arma, infatti, i banditi hanno ‘forzato’ l’uomo a consegnare loro i soldi che aveva in quel momento con sé: circa 10mila euro.
Quasi certamente, i coniugi erano diretti verso qualche istituto di credito della zona, dove avrebbe dovuto versare la somma di denaro, ma al momento sono solo supposizioni. Come è probabile che i malviventi siano andati a colpo sicuro, certi di non tornare a casa a mani vuote.
L’unica cosa certa è che l’assalto è durato solo una manciata di minuti. Arraffato l’ingente bottino, i tre sono risaliti in tutta fretta sull’Alfa guadagnandosi una via di fuga. Nonostante l’immediato intervento dei Carabinieri allertati dalla vittima, della macchina o meglio dei malviventi si sono perse le tracce, come se fossero svaniti nel nulla. L’Alfa, invece, è stata ritrovata poco dopo in una campagna del vernolese, completamente bruciata. Dagli accertamenti effettuati grazie alla targa, si è appreso che il veicolo era stato rubato qualche giorno prima a Porto Cesareo.
Le ricerche sono state avviate, ma difficilmente visto il modo in cui hanno agito sarà facile risalire ai responsabili, ma non è detto che non abbiano lasciato tracce utili alle indagini.