Amici dei figli o finti avvocati in cerca di soldi. Anziani nel mirino, a Lecce tre truffe nel giro di poche ore

Truffatori scatenati questa mattina a Lecce. Sono ben tre i raggiri messi a segno questa mattina ai danni di anziane donne. In un caso, con la scusa di un incidente stradale, il malvivente è riuscito a racimolare una collana e un paio di orecchini ‘per pagare l’avvocato’.

Truffatori ‘professionisti’ o improvvisati che, utilizzando i metodi più disparati, riescono a scucire soldi o gioielli agli anziani. Chi è avanti con l’età incappa spesso nei raggiri studiati ad hoc dai malviventi, come dimostrano gli episodi di cronaca che finiscono quasi quotidianamente sulle prime pagine dei giornali. Nonostante il metodo utilizzato sia in parte identico, in alcuni casi l’inganno riesce senza troppe difficoltà, in altri, invece, fallisce esattamente come è  accaduto a Lecce nelle scorse ore. Protagoniste della brutta disavventura, tre anziane finite nella rete dei truffatori.
 
Il primo episodio è avvenuto in via di Pettorano. Uno sconosciuto, facendo leva ancora una volta sugli affetti, ha telefonato ad un’anziana per dirle che il figlio era stato condotto in una caserma dei carabinieri, dopo aver provocato un incidente stradale. Per ‘liberarlo’, neanche a dirlo, la donna avrebbe dovuto pagare una somma imprecisata. Fiutando la farsa, la signora non ha esitato a riattaccare il telefono ed avvisare immediatamente la polizia.
 
Pochi minuti dopo, il cliché si è ripetuto in via Garigliano. Qui, un uomo ha bussato alla porta di una 85enne spacciandosi per un amico di suo figlio: ‘ha avuto un incidente, servono i soldi per l’avvocato’ avrebbe detto alla povera vittima che, di fronte a questa notizia, non ha esitato a consegnare al truffatore un paio di orecchini ed una collana. La malcapitata si è accorta della messinscena solo quando il millantatore era ormai lontano.
 
Ultimo episodio, fallito fortunatamente, in via Calasso. Anche in questo caso la vittima ha ricevuto la telefonata di un sedicente avvocato che le avrebbe chiesto del denaro per assistere la figlia, arrestata dopo aver causato un incidente stradale. Tremila euro, per tirarla fuori dal carcere. La malcapitata, fortunatamente, ha subito messo giù la cornetta.



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