Andò in hotel e aggredì con un bastone l’aiuto cuoco per ‘vendicare’ la madre: condannato assieme al complice

Il gup ha ritenuto sia il 22enne G. C. che il 28enne C. D. P. di San Donaci colpevoli del reato di lesioni personali. Il giudice ha disposto una condanna ad 1 anno e 4 mesi per ciascuno, con la sospensione della pena, subordinata al risarcimento di 10mila euro.

Organizzò una spedizione punitiva assieme ad un amico per vendicare la madre dei presunti soprusi sul posto di lavoro, ma per due giovani di San Donaci arriva la condanna ad 1 anno e 4 mesi per ciascuno. Il gup Michele Toriello ha ritenuto, sia il 22enne G. C. che il 28enne C D. P., colpevoli del reato di lesioni personali, tenendo conto delle attenuanti generiche e naturalmente della diminuente della pena dovuta al rito abbreviato G. C. e C. D. P. sono difesi dagli avvocati Giovanni Barba, Ladislao Massari e Antonio Dell'Atti.

La vittima, un 39enne di Campi Salentina, si era costituito parte civile con l'avvocato Paolo Spalluto. Il giudice ha accolto l'istanza di quest'ultimo, poiché pur disponendo la sospensione della pena per gli aggressori, ha anche ordinato un risarcimento di 10.000 euro da corrispondere alla vittima, entro il termine di sessanta giorni dal passaggio in giudicato della sentenza. Infine, il gup Toriello ha disposto la trasmissione degli atti al pubblico ministero per valutare la "posizione" della madre di G.C. , in merito ad una presunta istigazione al reato commesso dal figlio. Il pm d'udienza, Maria Rosaria Micucci aveva invece invocato una condanna a 2 anni e 8 mesi.

La brutale aggressione si sarebbe verificata nel pomeriggio di una calda giornata estiva. Difatti, il 16 agosto di 4 anni fa, G. C.  e C.D. P., sarebbero partiti da San Donaci, direzione Porto Cesareo, per raggiungere un noto hotel dove lavorava la madre del primo. L'obiettivo del loro spostamento non era quello di salutare la mamma di G.C., ma di vendicarne un presunto torto subito. Infatti, la donna che lavorava come lavapiatti nella suddetta struttura ricettiva si sarebbe lamentata con il figlio, per il comportamento irrispettoso dell'aiuto cuoco.

Come raccontato anche da alcuni testimoni, la madre di G.C., viveva con disagio il ruolo di "subalterna" rispetto al personale responsabile della cucina e la mattina del 16 agosto, sarebbe stata rimproverata malamente dal suo " superiore", poiché quest'ultimo sarebbe inciampato su di un vassoio lasciato in disordine dalla stessa. Dunque, i due giovani avrebbero atteso l'arrivo del 39 enne di Campi per il turno pomeridiano, fuori dall'hotel, assieme alla madre del primo, per poi aggredirlo con un "margiale da zappa".

Nonostante un'altra persona  fosse intervenuta per farli desistere dall'intento "punitivo", i giovani avrebbero cominciato a percuoterlo con bastonate, calci e pugni fino a fargli perdere i sensi. Si sarebbero poi dati alla fuga assieme alla madre di G. C., abbandonando l'uomo al suo destino. L'uomo, ricoverato al "Vito Fazzi" avrebbe riportato un trauma cranico facciale guaribile in 45 giorni. Gli aggressori furono identificati successivamente, grazie alle immagini delle telecamere di video sorveglianza  e alle dichiarazioni della persona offesa e di alcuni testi.



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