Nove dipendenti del comune di Lecce nei guai per assenteismo. Si allontanavano dal lavoro per fare spesa o giocare alle slot

Nove dipendenti del Comune di Lecce sono stati denunciati per truffa continuata ed aggravata nonché per false attestazioni di presenza in servizio. Numerosi i casi contestati.

Si sono allontanati dagli uffici ‘senza permesso’ e utilizzavano le ore di lavoro per fare acquisti al mercato rionale o giocare alle slot machine. E non sarebbe stato neppure un caso isolato, ma un’abitudine che, alla fine, è costata cara a nove dipendenti, cinque del Comune di Lecce e quattro della Lupiae Servizi, società in house di Palazzo Carafa, a cui i baschi verdi hanno notificato un’ordinanza di interdizione dall’esercizio di un pubblico ufficio.

Le accuse e le prove schiaccianti

Nei loro confronti sono state raccolte prove sufficienti a far scattare una denuncia alla locale Procura della Repubblica per truffa continuata ed aggravata. Non è l’unica accusa perché i dipendenti infedeli dovranno rispondere anche di false attestazioni di presenza in servizio.

Gli uomini in divisa hanno ricostruito, in maniera certosina, tutti i ‘movimenti’ degli assenteisti grazie alle immagini riprese dalle telecamere installate ad esempio all’ingresso degli uffici o ai servizi di osservazione, controllo e pedinamento che hanno permesso di capire come impiegavano il tempo che avrebbero dovuto trascorrere in ufficio. Tutto questo, unito all’esame dei tabulati delle timbrature dei cartellini hanno consentito alle Fiamme Gialle di accertare i numerosi casi di ingiustificato allontanamento dalla sede di lavoro da parte dei pubblici dipendenti.

Le indagini

Non è stato facile per la Guardia di Finanza, coordinata dalla locale Procura, ricomporre il puzzle. Pezzo dopo pezzo, mediante i video, i servizi di osservazione e l’analisi della documentazione acquisita, i finanzieri del Nucleo di Polizia economico-finanziaria hanno accertato i casi di allontanamento ingiustificato dai luoghi di lavoro dei nove dipendenti sia comunali che della Lupiae Servizi, distaccati presso gli uffici di via Lombardia.

E, come detto, in più occasioni i “furbetti”, contravvenendo ai propri doveri, lasciavano gli uffici per fare acquisti presso mercati rionali ed esercizi commerciali, frequentare circoli privati o giocare alle slot machine.

Alcuni dipendenti, pur attestando la propria presenza in servizio mediante sottoscrizione del relativo registro, non si presentavano affatto sul posto di lavoro. In altri casi, è stato accertato l’illecito utilizzo del badge al fine di attestare falsamente la presenza in servizio di colleghi assenti (c.d. doppie strisciate) così come sono stati riscontrati illegittimi accessi al sistema informatico di rilevazione delle presenze del Comune al fine di far risultare, contrariamente al vero, la presenza sui luoghi di lavoro di dipendenti, invece, assenti.

Il Giudice per le Indagini Preliminari, aderendo alle richieste formulate dal Pubblico Ministero titolare delle indagini, ha emesso un’ordinanza di applicazione della misura cautelare della interdizione dall’esercizio di un pubblico ufficio per un anno nei confronti dei nove dipendenti, le cui condotte risultavano caratterizzate da maggiore gravità e sistematicità.

I provvedimenti sono stati notificati in data odierna dai militari del Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di Lecce ai dipendenti infedeli ed all’amministrazione comunale.



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