Atti persecutori nei confronti di un amico. Arrestato

Non ha rispettato la misura del divieto di avvicinamento e finisce agli arresti domiciliari, un 51enne di Trepuzzi continuava con i suoi atti persecutori a infastidire un amico.

Un 51enne del posto è finito agli arresti domiciliari. Nel giugno scorso era scattata per lui la misura del divieto di avvicinamento non rispettata.

I militari della Stazione di Trepuzzi hanno eseguito nella serata di ieri un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di Maurizio Perrone, 52enne nato a Trepuzzi, residente nel comune salentino, separato, nullafacente e censurato.

Il provvedimento è scaturito da un’indagine condotta dagli stessi militari che ha fatto emergere gravi indizi di colpevolezza a suo carico in relazione ai reati di atti persecutori, danneggiamento, violenza privata e ingiuria.
Nei suoi confronti era stata già emessa nello scorso mese di giugno la misura cautelare del "divieto di avvicinamento" nei confronti di un amico, di molti anni più giovane, evidentemente non rispettata. Da qui la richiesta di aggravamento della misura.

Già prima di giungo Perrone avrebbe messo in atto il classico repertorio dello stalker nei confronti di un amico che aveva deciso di non frequentarlo più: appostamenti sotto casa, pedinamenti continui, minacce, molestie (erano frequenti le sue richieste alla madre del ragazzo, nottetempo, al citofono, per sapere se l’amico fosse in casa) e danneggiamenti all'autovettura.
Dopo la notifica dell'ordinanza, a giugno, le vittime dello stalking sono di fatto diventate due: il ragazzo e la madre rea, agli occhi dell'arrestato, di aver contribuito a far allontanare il figlio. Quest'ultima è stata più volte seguita in auto, talvolta tamponata o costretta ad arrestare la propria corsa. In un’occasione, con una manovra pericolosa, Perrone ha cercato di farla uscire fuori strada, mostrandole nel contempo il gesto del tagliagole. Nei confronti della vittima, poi, ha continuato ad appostarsi sotto casa costringendolo di fatto a non uscire più. Quando lo ha incontrato, inoltre, lo ha offeso ripetutamente.



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