Si chiude con l'assoluzione dell'ex direttore sanitario dell’Asl di Lecce, Ottavio Narracci, la vicenda giudiziaria sul presunto uso dell’auto di servizio per scopi personali. Il collegio della seconda sezione penale (Presidente Roberto Tanisi) lo ha ritenuto “non colpevole" perché il fatto non sussiste.
Ottavio Narracci, 67 anni di Fasano, rispondeva delle accuse di peculato e abuso d’ufficio. Accolta, dunque, la richiesta del Pm Emilio Arnesano e del difensore dell'imputato, l'avvocato Ubaldo Macrì.
L'inchiesta prese il via, a seguito di un esposto anonimo (inviato, tra gli altri, all'ex Presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola) a firma di un "dipendente della Asl di Lecce", che riferiva come il manager utilizzasse le auto di servizio per farsi accompagnare da Lecce a Fasano. I fogli di viaggio vennero prelevati da un cassetto della direzione regionale e poi recapitati a una tv locale.
Durante l'inchiesta, i Finanzieri del nucleo di Polizia Tributaria hanno ascoltato, come persone informate sui fatti, gli autisti della ASL di Lecce che hanno accompagnato lungo il tragitto "incriminato", l'ex Direttore Sanitario, a bordo di una Volkswagen e una Peugeot.
Il periodo contestato, andava dal settembre 2011 a dicembre del 2012 e i tragitti avrebbero coperto distanze anche di 500 km al giorno.
Narracci si è sempre difeso spiegando che in quei giorni avrebbe dovuto partecipare a riunioni in Regione. Il 67enne ha inoltre messo a disposizione degli inquirenti i fogli di via ed i registri di viaggio, per dimostrare la propria innocenza. Durante il dibattimento sono stati ascoltati anche alti funzionari e dirigenti Asl, che avrebbero dimostrato la trasparenza dell'operato di Narracci.