Giorni di ricerche forsennate, forze dell’ordine dispiegate per cercare di trovarlo, senza mai perdersi d’animo. Eppure, nonostante il pattugliamento lungo tutta l’area interessata, il nulla. Nessuna traccia, insomma, del bagnante scomparso due giorni fa nelle acqua appartenenti a Torre San Gregorio (Marina di Patù), nel basso Salento. Emerge l’ipotesi, a questo punto, che si possa trattare di falso allarme. Se non altro perché la mancanza di denunce di scomparsa o sparizione, diventa davvero difficile per le autorità competenti ricostruire interamente un preciso quadro d’indagine. Ad ogni modo, però, l’operatore di salvataggio che aveva segnalato l’episodio era estremamente convito di ciò che ha visto; ovvero, un uomo venire pian piano inghiottito dal mare, in estrema difficoltà.
Da allora l’intera zona è stata messa la setaccio. Ben due motovedette della Guardia Costiera – una proveniente da Santa Maria di Leuca, l’altra dall’Ufficio Marittimo di Otranto – dalle 17.00 dello scorso 5 luglio hanno impiegato tempo e risorse senza limiti. Del resto si tratta pur sempre d’una persona dispersa, pertanto casi del genere non possono prendersi alla leggera. Non solo. Anche i Vigili del Fuoco con il loro elicottero, unitamente a unità di sommozzatori impegnati nelle ore diurne (alle 21.00, infatti, le ricerche vanno interrotte dopo il calar del sole). A questo punto potrebbe – il condizionale è d’obbligo – trattarsi d’un miraggio, o comunque di una errata impressione. Sicuramente nelle prossime ore se ne saprà di più.
Il bagnino sembrava infatti piuttosto consapevole di quel che c’era davanti ai suoi occhi, quarantottore addietro.
Del resto, con i tanti episodi di annegamenti avvenuti ad inizio estate, la prudenza non appare mai troppa.