Operazione “Labirinto”,  il boss Vincenzo Rizzo fa “scena muta” dinanzi al giudice

Alle prime luci dell’alba di ieri, si è svolta una vasta operazione a opera dei Carabinieri del Ros, che hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 33 persone.

Al via gli interrogatori di garanzia degli indagati arrestati nell’operazione “Labirinto”.

Dinanzi al gip Antonia Martalò, presso il carcere di Borgo San Nicola, si è svolto l’ascolto di quattro di essi. Il boss Vincenzo Rizzo, 54enne di San Cesario di Lecce, a capo del gruppo criminale operante nel suo paese, a San Donato e Lequile, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Così come Rodolfo Franco, 60enne di San Cesario e  Fabio Rizzo 48enne di San Donato. Ha risposto alle domande del giudice, il solo Tonio Totaro 40enne di Lequile. Egli ha negato fermamente l’accusa di associazione mafiosa.

A partire da domani continueranno gli interrogatori. Ricordiamo che sono stati raggiunti da una misura cautelare in carcere anche: Saulle Politi, 46enne di Monteroni ( il capo clan dell’altro sodalizio mafioso operante); Massimo Cosi 46enne di San Cesario; Vincenzo Costa 55enne di Matino, Tommaso Danese 42enne di Monteroni; Antonio De Carlo, 43enne di San Pietro in Lama.

E poi, Ervin Gerbaj 37enne, Besian Halka 30enne, Marenglen Halka, 37enne, Marjus Halka 34enne; Dhori Tole 27enne, tutti originari dell’Albania; Giuseppino Mero 54enne di Cavallino, Davide Quintana 37enne di Gallipoli; Alessandro Scalinci 34enne diGuagnano, Michele Sterlicchio 53enne di Lecce. Gabriele Tarantino, finanziere 39enne di Monteroni è invece al momento irreperibile. Invece, altre otto persone sono finite agli arresti domiciliari.

Il collegio difensivo

Gli indagati sono assistiti: dagli avvocati Luigi Rella, Pantaleo Cannoletta, Umberto Leo, Giuseppe Presicce, Donata Perrone, Francesco Calabro, Massimo Bellini, Elvia Belmonte, Ladislao Massari, Alexia Pinto, Alessandro Costantini Dal Sant, Laura Minosi.

L’inchiesta

Alle prime luci dell’alba di ieri, si è svolta una vasta operazione a opera dei Carabinieri del Ros, impegnati a eseguire in provincia di Lecce un’ordinanza di custodia cautelare emessa, su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia, nei confronti di 33 persone, tra cui due gruppi criminali associati al clan “Tornese” di Monteroni, indagati, a vario titolo ed in diversa misura per: associazione mafiosa, traffico di sostanze stupefacenti, estorsione, detenzione e porto abusivo di armi e altri reati aggravati dal metodo mafioso.

Il provvedimento giudiziario scaturisce da un’attività di investigazione che ha ricostruito gli assetti organizzativi della frangia salentina della Sacra Corona Unita, le attività di narcotraffico e i tentativi di infiltrazione dei clan in alcuni settori economici del litorale gallipolino, in particolare quello ittico e del servizio di sicurezza nei locali pubblici.



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