Certi giorni a Lizzanello l’aria è irrespirabile. La segnalazione di una residente di via Bellini

Continuano le segnalazioni sui cattivi odori a Lizzanello. Questa volta arriva da una residente in via Bellini “non posso aprire nemmeno le finestre”.

Non c’è pace per gli abitanti di Lizzanello costretti a fare i conti con i «cattivi odori» che si presentavano ogni volta che calava il sole. «L’aria è irrespirabile» avevano denunciato molti cittadini costretti a chiudere le finestre e a combattere le temperature roventi che hanno caratterizzato la scorsa estate soltanto con i condizionatori d’aria. La causa era dovuta ad una pratica incivile e pericolosa: qualcuno, con il favore del buio, appiccava degli incendi nelle campagne. Il timore, insomma, era che la puzza nauseabonda derivasse dalla illecita combustione dei rifiuti.

La bella stagione è stata archiviata da un pezzo, ma non il problema stando ad un’altra segnalazione giunta in redazione. Questa volta – occorre precisarlo –  si tratta di un episodio che ha un’altra natura, ma provoca gli stessi disagi e fastidi. Secondo quanto denunciato da una residente in via Bellini, anche su questa strada che conduce verso il centro di Lizzanello l’area sarebbe nauseabonda.

«Certi giorni – ci scrive – devi uscire dalla macchina parcheggiata davanti casa tua con il naso chiuso per evitare di sentire i cattivi odori». La situazione, quindi, è intollerabile soprattutto se in famiglia ci sono delle persone, come nel caso della signora, costrette a letto: «possibile che ci venga negata anche la possibilità di aprire le finestre?» si domanda la donna, stanca degli appelli caduti nel vuoto.

La battaglia, infatti, non è “nuova”. Quando ha iniziato «erano in quattro gli anziani con gravi problemi di salute a cui è stato negato diritto di respirare aria decente da una finestra…». Pare che, in passato, ci sia stata anche una raccolta firme per chiedere al primo cittadino di intervenire. Il problema, per i residenti di via Bellini, deve essere preso in considerazione come è stato fatto quest’estate quando è stato attivato un numero verde da chiamare per raccogliere tutte le lamentele.



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