Assegnazione illecita di un alloggio popolare? Chiesta l’archiviazione per il Sindaco di Trepuzzi

Si tratta della vicenda giudiziaria di cui si stava occupando il Pubblico Ministero Emilio Arnesano, prima del suo arresto.

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La Procura ha chiesto l’archiviazione del procedimento nei confronti del Sindaco di Trepuzzi, indagato per una presunta assegnazione indebita di un alloggio popolare.

L’istanza è stata formulata dal Pubblico Ministero Paola Guglielmi. Il pm, sulla scorta degli atti d’indagine e dell’interrogatorio dei giorni scorsi, non ha ravvisato alcuna ipotesi di reato a carico di Giuseppe Taurino. Non solo, è stata invocata l’archiviazione anche per l’attuale responsabile dei Lavori pubblici e Urbanistica Giancarlo Florio, 45enne di Lecce; l’ex responsabile dell’Ufficio tecnico Anna Maria Bianco, 58 anni ed Anna Rubichi, 42enne, entrambe di Trepuzzi.

Adesso, sarà il gip designato ad esaminare l’istanza della Procura o eventuali richieste di opposizione all’archiviazione.

Nei giorni scorsi, il Sindaco di Trepuzzi è stato ascoltato dai carabinieri, su delega del Pubblico Ministero Paola Guglielmi. L’interrogatorio si è tenuto presso la locale caserma, guidata dal luogotenente Giovanni Papadia. Giuseppe Taurino ha risposto alle domande degli inquirenti. Così come, l’attuale responsabile dei Lavori pubblici e Urbanistica Giancarlo Florio, 45enne di Lecce. Entrambi, attraverso il legale Cosimo Rampino, hanno fornito la propria versione dei fatti.

Si tratta della vicenda giudiziaria di cui si stava occupando il pm Emilio Arnesano, prima del suo arresto. Nel corso di una telefonata intercettata con una commercialista, il magistrato finito in manette faceva rivelazioni scottanti su un sindaco di un comune della provincia, rivelando di averne chiesto l’arresto (mai avvenuto).

L’inchiesta

Secondo l’iniziale accusa, il Sindaco di Trepuzzi, nel maggio del 2017, avrebbe emesso un’ordinanza di sgombero dell’abitazione di Anna Rubichi, in via Firenze. Quest’ultima, pur sapendo di non averne titolo, avrebbe presentato pochi giorni dopo una domanda di partecipazione al bando per l’assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica. Dunque, sostiene il pm, il suddetto provvedimento di sgombero – adottato in assenza dei necessari caratteri della “contingibilità e urgenza”- avrebbe permesso alla signora Rubichi di ottenere 6 punti, “scalando” la graduatoria e collocandosi al primo posto.

In seguito, avrebbe ottenuto, nel maggio 2017 prima un alloggio provvisorio in via Elia (ex casa del custode della scuola elementare) e poi la consegna di un appartamento in via Calvario. In che modo? Grazie ad una serie di provvedimenti adottati dal Sindaco in concorso con i due funzionari comunali indagati che avrebbero “procurato alla Rubichi un ingiusto vantaggio patrimoniale in violazione di legge”.

Le ipotesi di reato, come detto, sarebbero “cadute” nel corso delle indagini.



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