Con la droga nel Bimby a casa e nel fienile del cortile, famiglia di pusher nei guai

Un’intera famiglia di Melissano è stata trovata in possesso di cocaina allo stato puro. I carabinieri, con l’aiuto di cane antidroga, hanno scovato la sostanza in posti impensabili, accuratamente nascosta.

Quando si dice un affare di famiglia. Scherzi a parte, nella giornata di ieri è finita in manette un’intera famiglia di spacciatori.

Militari in borghese dell’Aliquota Operativa  e del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Casarano, con i colleghi della stazione di Melissano hanno effettuato nelle scorse ore una serie di controlli volti al contrasto dello spaccio.

Con l’ausilio di una unità cinofila è stata effettuata una verifica in contrada “Dote” presso la famiglia Bevilacqua, soggetti già noti alle Forze di Polizia.

Le perquisizioni hanno portato alla luce 6 dosi di cocaina nella disponibilità di Maria Rossana Manni, 51enne, e del marito Antonio Bevilacqua, 58enne. La droga era occultata nell’abitazione all’interno di un calzino e il ritrovamento ha portato all’arresto di entrambi i coniugi. La donna è stata in regime di arresti domiciliari, mentre l’uomo si trova a Borgo San Nicola.

Le verifiche non si sono fermate qui, ma sono state estese si all’abitazione vicina del figlio, Pietro Bevilacqua, di 30 anni.

All’interno del “Bimby”, noto elettrodomestico da cucina, vi erano 5 grammi di marijuana, un bilancino di precisione e diverso materiale plastico utilizzato per il confezionamento delle dosi.

Il fiuto del cane antidroga è stato essenziale nel controllo dell’ area rurale esterna, in uso anche all’altro figlio Rocco Bevilacqua, di 26 anni. Nel fienile, tra le balle di fieno, sono stati trovati altri 30 grammi di cocaina suddivisa in 7 pezzi solidi.

La sostanza è allo stato puro e nella successiva fase di taglio avrebbe moltiplicato il peso e il conseguente guadagno illecito. Inevitabilmente, in accordo con il P.M. di turno della Procura della Repubblica di Lecce, Emilio Arnesano, i due fratelli sono stati arrestati come i genitori  per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. I due giovani sono stati condotti in carcere.



In questo articolo: