Atti persecutori e inganni per ottenere somme di denaro dall’ex amante. Condanna per un 34enne 

Le indagini hanno preso il via dalla denuncia della donna, presentata presso i carabinieri della locale stazione.

Avrebbe perseguitato l’ex amante, tempestandola di telefonate e appostandosi nei pressi di casa. Non solo, poiché l’uomo l’avrebbe ingannata, chiedendole somme di denaro per non fare divulgare una serie di presunte chat e immagini compromettenti.

Al termine del processo, per un 34enne di un paese del Sud Salento è arrivata la condanna a 2 anni e 4 mesi di reclusione e 240 euro di multa, per i reati di stalking e truffa aggravata. La sentenza è stata emessa nella giornata di ieri dal gup Angelo Zizzari, al termine del processo con rito abbreviato (consente lo sconto di pena di un terzo). Il giudice ha disposto anche il risarcimento del danno in separata sede ed una provvisionale di 10mila euro in favore della vittima che si era costituita parte civile con l’avvocato Monica Pezzulla.

L’imputato è difeso dall’avvocato Marco Carluccio che una volta depositate le motivazioni della sentenza potrà presentare ricorso in appello.

Le indagini hanno preso il via dalla denuncia della donna, presentata presso i carabinieri della locale stazione. I fatti si sarebbero verificati a partire dal mese di marzo del 2022, in un paese del Sud Salento. Secondo l’accusa, il 34enne dopo una relazione con la signora, durata fino al mese di agosto, avrebbe iniziato a perseguitarla, non riuscendo ad entrare in contatto con lei.

In che modo? Attraverso una serie di chiamate. Non solo, poiché avrebbe contattato anche alcuni familiari della donna per denigrarla.

E in una occasione di sarebbe recato presso la casa della vittima, colpendo violentemente con i pugni la tapparella della finestra per poi darsi alla fuga.

L’imputato, come detto, rispondeva anche di truffa aggravata. Infatti, avrebbe finto di essere stato minacciato e aggredito da alcuni soggetti per avere contrattato con loro, la non divulgazione di immagini e chat compromettenti. E per ottenere ciò si sarebbe fatto consegnare dalla donna una serie di somme di denaro (tra i 20 ed i 100 euro).

Le indagini dei carabinieri, coordinate dal pm Luigi Mastroniani, si sono avvalse di una serie di testimonianze. Inoltre, la vittima ha allegato alla denuncia l’elenco delle telefonate senza risposta e  la copia dei biglietti manoscritti dello stalker. Quest’ultimo venne raggiunto dal divieto di avvicinamento alla persona offesa, a cui è attualmente sottoposto. Inoltre, si trova agli arresti domiciliari per fatti simili.

In seguito, la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio dell’uomo. La difesa ha poi scelto l’abbreviato e si è giunti alla condanna in primo grado dell’uomo, con uno sconto di pena per il rito.



In questo articolo: