I carabinieri della Stazione di Taurisano hanno bussato, ieri sera, alla porta di Ennio Rizzello, 57enne del posto sospettato di violenza sessuale aggravata continuata, per dare esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misura cautelare coercitiva nei suoi confronti.
Tassello dopo tassello, gli uomini delle forze dell’ordine hanno ricostruito l’incubo vissuto da un adolescente nel 2015. Il quindicenne (all’epoca dei fatti) era stato avvicinato da Rizzello all’interno dei giardini della villa comunale con una scusa. Giorno dopo giorno, incontro dopo incontro nel parco, il 57enne è riuscito a conquistarsi la fiducia del ragazzo tant’è che lo ha convinto a trascorrere del tempo in casa sua: ‘Guardiamo dei film e chiacchieriamo un po’ gli avrebbe detto. Ad un certo punto, però, le conversazioni sono diventate vere e proprie prestazioni sessuali che l’uomo ha ottenuto in cambio di regali, tra cui un orologio e un telefono cellulare.
Un do ut des durato per qualche mese, fino a quando il 15enne – stanco del rapporto – ha interrotto la relazione. Una decisione che non sarebbe andata giù al 57enne, che addirittura avrebbe minacciato il giovane con un coltello.
Sono stati i genitori ad accorgersi che qualcosa non andava: venuti a conoscenza della presenza dell’uomo nella vita del figlio, grazie alle confidenze di alcuni coetanei, sono riusciti a farsi raccontare tutto e a denunciare l’accaduto ai Carabinieri della locale Stazione.
L’Autorità Giudiziaria, nella persona del Pubblico Ministero, Carmen Ruggiero, ha dato così il via ad un un’indagine articolata: la vittima è stata ascoltata “in modalità protetta” con l’ausilio di uno psicologo, così come sono stati sentiti altri testimoni. Alla fine il quadro è stato completo. Sussistendo particolari esigenze di cautela sociale relative al concreto pericolo che l’indagato commettesse altri delitti simili è stato richiesto e ottenuto dal G.I.P. l’attuale dispositivo con cui Ennio Rizzello è stato tratto in arresto e accompagnato in carcere.