Svolti i controlli sul peschereccio incagliato a Torre Veneri, scongiurato il pericolo di inquinamento

Ieri l’Autorità Giudiziaria ha convalidato il sequestro e i militari della Guardia Costiera e i Vigili del Fuoco, hanno compiuto una serie di verifiche per stabilire la probabilità di inquinamento

L’imbarcazione si era incagliata nelle acque salentine il 18 dicembre ed era stata utilizzata per un trasporto di migranti, sbarcati in Sicilia il 20 novembre scorso.

Nella giornata di ieri l’Autorità Giudiziaria di eri ha convalidato il sequestro – a opera della Capitaneria di porto di Gallipoli – del peschereccio spiaggiato a Torre Veneri

Il natante una volta sbarcati i migranti era rimasto alla deriva fino a terminare il proprio viaggio sulle coste del Salento.

Alla convalida del sequestro, seguirà la procedura di urgenza per il recupero e la demolizione del relitto a cura dell’Agenzia delle Dogane.

Attualmente, l’unità navale viene costantemente monitorata da una pattuglia terrestre dei militari dell’Esercito e della Guardia Costiera di Otranto per monitorare e quindi segnalare tempestivamente l’eventuale fuoriuscita dallo scafo di sostanze inquinanti. A tal proposito, gli ispettori della Guardia Costiera hanno già provveduto a svolgere una visita dettagliata a bordo, accertando che non c’è minaccia imminente di inquinamento poiché tutti i liquidi pericolosi sono attualmente confinati all’interno della nave.

In particolare sono scesi nel cuore della sala macchine, sondando i livelli dei depositi del combustibile e delle sentine, senza riscontrare la presenza di gasolio. Inoltre, sono stati rimossi da bordo 7 fusti contenenti 20 litri di olio lubrificante ciascuno, al fine di evitarne la dispersione in mare.

Inoltre, gli uomini del Nucleo subacquei Vigili del Fuoco, hanno condotto un ulteriore ispezione subacquea, approfittando delle condizioni favorevoli del mare, dalla quale non è emersa la presenza di falle sullo scafo. Anche in questa occasione, è stata osservata l’assenza di qualsiasi forma di inquinamento nello specchio d’acqua circostante l’unità sinistrata; circostanza questa che garantisce la preservazione del pregio ambientale dei siti.

A ogni modo, a titolo cautelativo, il peschereccio è stato delimitato da panne galleggianti assorbenti, che catturerebbero i residui oleosi in caso di aggravio della situazione attuale.

Per quanto concerne il recupero e la demolizione dell’unità, la Guardia Costiera è in costante contatto con le Autorità al fine di collaborare affinché la situazione venga al più presto riportata alla normalità.



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