Il monitoraggio dei ladri lungo una delle strade provinciali – la SS16, in direzione Maglie – più percorsa dai salentini, poi lo “scacco matto” non appena giunti a Galugnano, in via Garibaldi (svincolo per Caprarica), nelle immediate vicinanze del cimitero comunale. Finisce lì la corsa di due individui che ieri sera avrebbero tentato, senza riuscirci, di rubare una Fiat Panda precedentemente prelevata a Surbo. Fortuna che presso la Sala Operativa della Questura di Lecce fosse giunta una segnalazione, da parte della proprietaria del mezzo, piuttosto dettagliata: l’auto è infatti munita di dispositivo GPS da parte della compagnia assicurativa. Da qui la localizzazione e il successivo inseguimento.
Come anticipato in apertura d’articolo, dopo vari giri di perlustrazione nel comune di Galugnano – luogo dove nel frattempo il sistema aveva localizzato l’auto – gli operatori decidono di fermare una pattuglia proprio verso via Garibaldi. Qui, la Fiat Panda transitava a moderata velocità con a bordo entrambi i soggetti. E costoro, accortisi degli agenti, hanno proseguito la loro folle corsa al fine di seminarli, imboccando una stradina laterale sterrata, stretta e folta di vegetazione.
Ad un certo punto, però, la vettura interrompe il suo viaggio per la presenza di un muretto in pietra. I due, precipitosamente, si danno alla fuga. Gli agenti riescono a raggiungere il passeggero, che viene così bloccato, mentre invece il conducente sarebbe riuscito a far perdere le proprie tracce nelle campagne circostanti, approfittando dell’oscurità e della fitta vegetazione.
Più avanti, la macchina raggiunge gli Uffici della Questura, nonché riconsegnata al legittimo proprietario. È stata altresì rinvenuta e posta sotto sequestro una borsa contenente utensili e oggetti vari atti allo scasso. L’uomo, cinquantenne di Lecce, che annovera diversi precedenti inerenti i reati contro il patrimonio, ora si trova in arresto con l’accusa – alla quale cui dovrà opporre adeguata difesa – di furto aggravato in concorso. Poi, per disposizione del PM di turno, è stato posto agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza direttissima.