Dal carcere ai domiciliari e poi di nuovo in carcere: è questo, in sintesi, il “viaggio” intrapreso da Francesco Luggeri, un 37enne originario di Trepuzzi.
Le porte di “Borgo San Nicola” si sono spalancate ieri pomeriggio, quando i Carabinieri della Stazione del comune del Nord Salento hanno stretto le manette ai polsi dell’uomo in esecuzione – appunto – di una ordinanza di sostituzione degli arresti domiciliari con la custodia in carcere.
Il 37enne trepuzzino stava scontando, “chiuso” presso il proprio domicilio, una pena per 416 bis ovvero per associazione di tipo mafioso.
L’uomo, come detto, era agli arresti domiciliari che gli erano stati concessi, tra l’altro, per motivi di salute, quando dal 23 febbraio 2016 ha cominciato a minacciare, molestare ed importunare non soltanto la ex moglie, ma anche il suo attuale compagno. In un’occasione per mettere in scena le sue ‘provocazioni’ si era persino allontanato dall’abitazione, dove era ristretto per disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Non è dato sapere come mai l’uomo abbia preso di mira i due, fatto sta che le molestie sono continuate a lungo. Da qui, la denuncia del 19 marzo da parte della moglie, ormai stanca per quanto era costretta a subire insieme al suo partner.
Inevitabilmente, il Tribunale di Lecce ha ritenuto che il comportamento dell’uomo fosse decisamente “pericoloso”, ma soprattutto che Francesco Luggeri non fosse affatto in condizioni di salute tanto gravi da “giustificare” la sua permanenza ai domiciliari. Così è stato disposto il ritorno presso la casa circondariale situata alle porte di Lecce.
