Deteneva illegalmente in casa e nell’officina oltre 8 kg. di fuochi d’artificio. Nei guai 50enne

La scoperta in seguito a una serie di controlli della Guardia di Finanza per prevenire i botti illegali nel periodo di natale e capodanno. L’uomo è stato deferito alla Procura della Repubblica di Lecce.

I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Lecce, in esecuzione alle direttive del Comando Regionale Puglia di Bari, hanno dato avvio in questi giorni che precedono la festività del Santo Natale e della fine dell’anno, a una serie di controlli mirati al contrasto alla vendita abusiva di giochi pirici pericolosi.
 
Durante le attività condotte dal gruppo di Lecce, è stato individuato un cinquantenne della provincia, con precedenti specifici in materia, che deteneva abusivamente presso l’officina e la propria abitazione  8,500 kg. di materiale esplodente rientrante nelle categorie IV e V, oltre a 6.709 componenti professionali per il confezionamento abusivo di giochi pirotecnici.
 
Le Fiamme gialle Salentine, durante le attività di perquisizione hanno individuato all’interno dei locali nelle disponibilità dell’uomo alcune attrezzature professionali per la lavorazione artigianale di materiale esplodente e, nelle immediate vicinanze, alcune casse, al cui interno vi erano, tra l’altro, “botti” e fuochi d’artificio già perfettamente confezionati e pronti per essere utilizzati.
 
Il materiale esplodente, di diversa qualità e manifattura, data l’elevata massa attiva, ha un alto potere deflagrante tale da poter provocare, in caso di innesco accidentale, notevoli danni al fabbricato e alle abitazioni circostanti.
 
In merito alla scoperta, il proprietario dei locali non è stato in grado di esibire alcuna documentazione che ne giustificasse il lecito acquisto e anzi, nel corso delle operazioni di servizio, i militari hanno accertato che il materiale rinvenuto è stato prodotto abusivamente, in maniera artigianale, violando le norme sulla sicurezza e senza adottare alcuna cautela per la pubblica incolumità.
 
Il responsabile, pertanto, è stato deferito alla Procura della Repubblica di Lecce per detenzione abusiva di prodotti esplodenti, per fabbricazione abusiva degli stessi e per ricettazione.



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