17 tra Gambiani, Senegalesi e Maliani arrestati per spaccio. I dettagli dell’Operazione “Green Bay”

Le indagini hanno preso il via nel mese di agosto. I 17 stranieri ritenuti responsabili di spaccio di cocaina, marijuana, hashish e droghe sintetiche.

“Questa operazione antidroga, condivisa con il Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato, gli organi investigativi della provincia e la Dcsa la Direzione Centrale Servizi Antidroga del Ministero dell’Interno, è prova del fatto di quanto sia stato attenzionato il territorio di riferimento. L’indagine si è avvalsa di nuove modalità investigative che hanno dato e stanno dando ottimi risultati.

In questa zona si spacciavano tutti i prodotti utili per fare fronte alla richiesta di sballo del popolo di quel tipo di divertimento che i salentini non voglio avere sul proprio territorio.

Per quel che riguarda l’individuazione dei fornitori delle sostanze stupefacenti siamo al lavoro e riguarda la seconda parte dell’investigazione. Abbiamo documentato molte cessioni svolte dai pusher, molti pusher. A ogni modo i fornitori potrebbero essere sia locali che non.

Molti arresti non sono stati semplici perché alcuni spacciatori hanno reagito e le posizioni degli arrestati, tutti cittadini stranieri, sono al vaglio dell’Ufficio Immigrazione della Questura. Alcuni di loro sono senza fissa dimora e quindi privi di permesso di soggiorno, altri lo hanno”, con queste parole il Questore di Lecce, Leopoldo Laricchia,  ha commentato l’operazione antidroga, denominata Greeen Bay, conclusa dalla  Squadra Mobile della Questura di Lecce e dal Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato nei confronti di 17 stranieri, ritenuti responsabili di spaccio di cocaina, marijuana, hashish e droghe sintetiche.

Le indagini, coordinate della Procura della Repubblica di Lecce sono state avviate d’iniziativa nel mese di agosto dai due Uffici, con il supporto della Direzione Centrale per Servizi Antidroga, del Reparto Prevenzione Crimine di Lecce e del Commissariato di Gallipoli.

Le indagini

L’attività investigativa si è sviluppata nei confronti di un gruppo di spacciatori gambiani, senegalesi e maliani che, a turno, hanno presidiato stabilmente tutta l’area gallipolina della “Baia Verde”. Gli stranieri hanno occupato le zone realizzando un’attività di spaccio rivolta a un numero indeterminato di assuntori.

Impiego delle telecamere e degli agenti sotto copertura

Nel corso delle indagini, condotte anche attraverso servizi di osservazione con telecamere nascoste e con l’impiego di operatori sotto copertura, è stata sfruttata, per acquisire ulteriori elementi investigativi, la facoltà di ritardare l’arresto dei responsabili della cessione.

Gli acquisti degli agenti sotto copertura hanno permesso di ottenere in tempi brevi elementi probatori a carico di 17 persone nei cui confronti sono stati resi esecutivi gli arresti nella notte appena trascorsa. Il materiale raccolto è stato poi implementato con indizi acquisiti con metodologia tradizionale, come servizi in borghese o testimonianze.

La droga veniva nascosta in buche ricavate nel terreno all’interno dell’area della pineta, dove, peraltro, molti pusher avevano ricavato anche rifugi per dormire, o negli indumenti degli stessi quando si trattava di piccoli quantitativi.

Lo smercio avveniva in pieno giorno, pur in presenza di centinaia di turisti e indipendentemente dalle condizioni climatiche.

Gli indagati sono riusciti, in tempi brevissimi ed in via continuativa, a reperire apprezzabili quantitativi di droga destinati alla distribuzione a giovani acquirenti, realizzandodecine di transazioni giornaliere.

Nel corso dell’inchiesta, durata meno di un mese, sono stati complessivamente effettuati 23arresti ritardati nei confronti di 17 indagati, e svolti 30 recuperi di stupefacente.

A intervenire sull’importate operazione messa in atto dalle Forze dell’Ordine Paolo Pagliaro, dell’ Ufficio di Presidenza Nazionale Forza Italia: «Un plauso agli uomini della Squadra Mobile della Questura e del commissariato, che sotto la direzione della Procura di Lecce hanno sgominato una banda di spacciatori che presidiavano la zona Baia Verde di Gallipoli vendendo la droga a decine di clienti. lo avevamo detto e lo ribadiamo, senza una adeguata integrazione l’unica cosa che possono fare in Italia è delinquere e questo fenomeno dobbiamo stopparlo, basta buonismo. Se da una parte dobbiamo essere fieri del lavoro delle nostre forze dell’ordine che con tante difficoltà riescono sempre orgogliosamente ad assicurare i delinquenti alla giustizia, dall’altra dobbiamo essere severi e incisivi perché non possiamo riempire la carceri di questa con tutti gli ulteriori problemi conseguenti.».