Discarica abusiva a cielo aperto: non solo ferri vecchi, anche Eternit e vari rifiuti pericolosi

I Carabinieri di Collepasso hanno scoperto, durante un controllo in località ‘Poste’, una discarica abusiva dentro un terreno agricolo. Non solo rifiuti generici, ma anche fusti di olio per locomozione e barre di Eternit. Denunciato il proprietario del fondo, un 84enne del posto.

Nella mattinata odierna i Carabinieri della Stazione di Collepasso – durante un normale servizio di controllo delle zone rurali del Comune di loro competenza – notavano in località “Poste” l’abbandono di diversa spazzatura all’interno di un terreno agricolo. Così, nelle vicinanze di una masseria si sarebbe accertata la raccolta e gestione illecita di rifiuti, nonché la realizzazione di una discarica abusiva.

Su disposizione del Pubblico Ministero di turno della Procura di Lecce, Dott.ssa Carmen Ruggiero, è avvenuto subito il sequestro una particella di 3mila metri quadri appartenente ad un appezzamento agricolo ancor più grande, ossia avente una dimensione di 10mila mq. I militari hanno rinvenuto sia rifiuti speciali pericolosi (consistenti in fusti di olio per locomozione esausto e barre di eternit), sia rifiuti generici (consistenti in pneumatici, elettrodomestici, parti di veicoli radiati, materiale plastico e ferroso vario).

Nelle è avvenuto anche il sequestro di una buca vuota con diametro di 20 metri e profondità di otto. I militari sostengono che serviva ad infossare ed occultare i rifiuti. Il proprietario del fondo, un uomo di Collepasso 84enne, ha ricevuto una denuncia con l’accusa di la violazione della legge n° 156 del 2006, che all’articolo 256 punisce chiunque raccolga e illecitamente realizzi una discarica abusiva, diventata tale a seguito del degrado causato dai ripetuti abbandoni nel tempo sul territorio.

E dire che giusto una settimana fa il distaccamento di polizia stradale di Maglie trovò, dentro un uliveto, una grossa buca dove sono stati smaltiti rifiuti speciali pericolosi e non. Nell’occasione scattarono i sigilli e la denuncia a carico del proprietario del terreno.



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