Due arresti all’alba in Germania, in manette due scafisti del ‘Blue Sky’

Arrestati in Germania questa mattina due componenti dell’equipaggio della ‘Blue Sky-M’, imbarcazione che lo scorso 31 dicembre aveva portato a largo delle coste salentine 796 passeggeri extracomunitari. Sui due pendeva un mandato d’arresto internazionale.

L’imponente operazione ‘Blue Sky-M’, dopo accurate investigazioni coordinante dal Servizio Centrale Operativo e del G.I.C.O. della Guardia di Finanza di Lecce e condotte dalla Squadra Mobile della Questura di Lecce, oggi ha portato all’arresto di due individui.
 
Le persone posto sotto il regime di fermo facevano parte di un’organizzazione che ha curato l’arrivo in Italia proprio della motonave Blue SkY-M, imbarcazione che montava a bordo la bandiera dello stato della Moldovia, approdata nel porto di Gallipoli, lo scorso 31 dicembre con a bordo 796 passeggeri extracomunitari.
 
Alle prime luci dell’alba, infatti, grazie all’ausilio della Polizia di Stato tedesca è stato eseguito a Soest, cittadina della Germania nel land della Renania, un mandato di arresto europeo emesso dalla locale D.D.A. nei confronti di due cittadini siriani.  
 
Ai due che erano tra i componenti dell’equipaggio della motonave, in concorso con altri quattro soggetti tra cui il Comandante della stessa imbarcazione, è stato contestato il reato di favoreggiamento di immigrazione clandestina e di traffico di persone organizzato.
 
Il viaggio della speranza per molti clandestini, poi, non era certo tra i più confortevoli. E’ stato riscontrato, infatti, che i passeggeri irregolari durante il tragitto venivano sottoposti a trattamento inumano e degradante, ‘fatti imbarcare e trattenuti per tutta la tratta come un greggio di pecore’, ha riportato il Procuratore Cataldo Motta.
 
I proventi del traffico umano sfiorava cifre ragguardevoli. L’intero ricavato, infatti, si aggirava intorno ai 4500mila e i 6mila euro, versati da ciascuno straniero agli organizzatori del viaggio, mentre agli indagati andavano per il trasporto somme che oscillavano dai 5mila ai 50mila dollari a testa.
 
Al vertice dell’organizzazione è stato scoperto che vi era un sodalizio criminale ramificato è ben organizzato, il quale operava in più Stati, tra cui Turchia, Romania, Siria e Libano che ingaggiava i membri dell’equipaggio e reperiva i migranti intenzionati ad avvalersi del trasporto illegale verso l’Italia a bordo della nave Blue Sky.
 
All’operazione ha visto anche la partecipazione anche dei Carabinieri e della Capitaneria di Porto di Gallipoli.



In questo articolo: