Eroina nascosta in tasca, nel divano e nel forno a microonde. Per un 38enne di Lecce si aprono le porte del carcere

​Giuseppe Schito, volto già conosciuto alle forze dell’ordine fermato dagli agenti per un normale controllo è finito a Borgo San Nicola. Le porte del carcere si sono aperte perché in tasca e in casa nascondeva circa 12 grammi di eroina già divisa in dosi.

È stato ‘pizzicato’ con poco più di 12 grammi di eroina e per Giuseppe Schito, 38enne di Lecce, si sono aperte le porte di Borgo San Nicola. I guai per lui sono iniziati quando ha incrociato, in viale della Libertà, una pattuglia della Squadra mobile impegnata in un servizio finalizzato al contrasto dello smercio di sostanze stupefacenti. Il suo volto, già conosciuto alle forze dell’ordine, non è stato passato inosservato ai poliziotti che hanno deciso di sottoporlo ad un normale controllo. Nella tasca destra dei pantaloni, l’uomo “custodiva” circa un grammo e mezzo di eroina, già confezionata in dosi avvolte nel cellophane di colore bianco e sigillate con del nastro gommato nero.  
 
Per completezza d’indagine, gli uomini in divisa hanno deciso di effettuare una perquisizione nell’abitazione del 38enne leccese e anche qui le “scoperte” non sono mancate: tra il bracciolo e il cuscino di un divano dell’ingresso sono state rinvenute altre sei dosi di eroina, confezionate esattamente come quelle che Schito nascondeva in tasca, per un peso complessivo di 3,7 grammi al lordo della confezione.
 
Ma non è finita: nell’angolo cucina, all’interno di un forno a microonde, è spuntato fuori un involucro in cellophane contenente altri 7,4 grammi della stessa sostanza.  Insomma, un totale di 12,6 grammi di eroina, togliendo il peso della confezione in cui era custodita.
 
Terminati tutti gli accertamenti di rito, il 38enne leccese è stato arrestato poiché colto nella flagranza di reato di possesso di sostanza stupefacente. Dopodiché è stato ‘accompagnato’ presso la casa circondariale di Lecce. 



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