Tentato omicidio a colpi di martello a Campi. Al via gli accertamenti sul Dna dei Ris

Nello specifico, i militari, dovranno effettuare una comparazione tra le tracce di sangue ritrovate sul martello, utilizzato per colpire il cognato, con il Dna dei due indagati.

Si sono svolti in mattinata gli accertamenti sul Dna da parte dei carabinieri del Ris, per far luce sul tentato omicidio di un 37enne di Campi Salentina.

L’incarico è stato disposto dal pm Paola Guglielmi. Si tratta di accertamenti tecnici biologici, anche di natura non ripetibile sul materiale repertato.

Le operazioni si sono tenute, presso i laboratori di Roma. Nello specifico, gli specialisti dovranno effettuare la comparazione tra le tracce di sangue ritrovate sul martello, utilizzato per colpire il cognato, con il Dna dei due indagati.

Alessio Elia, 31 anni di Squinzano è assistito dall’avvocato Mariangela Calò che ha nominato come consulente tecnico di parte, la specialista Marina Baldi.

L’altro indagato, Alessandro Salvini, 29enne, è difeso dall’avvocato Cosimo DAgostino. Il fatto di sangue si è verificato a Campi Salentina, in via Manzoni, nella notte del 24 ottobre del 2020. A dare l’allarme è stata la madre dell’uomo, che ha riferito ai carabinieri che Salvini ed Elia lo avrebbero picchiato alla testa con un martello. La vittima è stata poi sottoposta ad un delicato intervento chirurgico al cranio. Il movente dell’aggressione sarebbe da ricondurre al fatto che il 37enne, da pochi giorni, avesse interrotto la relazione con la moglie.

Salvini, durante l’udienza di convalida dell’arresto, ha riferito di essere stato prima aggredito dal cognato con il martello, rimediando delle lesioni. Invece, Elia ha riferito di non avere partecipato ai fatti e di essere rimasto a casa. Il gip ha poi confermato l’arresto e il carcere per entrambi.

Saranno ora gli accertamenti tecnici dei Ris a chiarire il misterioso fatto di sangue.



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