Erano in bella mostra su un banco al ciglio di una strada, al largo della periferia di Lecce: si nascondevano tra il resto della mercanzia, tra altre tipologie di funghi commestibili, con l’indicazione di “marieddhi”. Peccato però che i funghi esposti hanno proprietà altamente tossiche e che, se ingeriti, potrebbero portare a gravi conseguenze.
È scattato così il sequestro di due chili di funghi della famiglia dei Lactari da parte della Polizia Locale del capoluogo salentino. Gli agenti li hanno rinvenuti sprovvisti del necessario certificato di avvenuto controllo rilasciato dall’Ispettorato Micologico dell’Asl. Per questo motivo il venditore, titolare di un regolare permesso di raccolta di tipo professionale, è stato raggiunto da una sanzione di oltre 259 euro, così come disposto dalla legge regionale.
La merce è stata naturalmente confiscata ai fini della distruzione, così come prevede la normativa: troppo rischioso, infatti, consentirne la raccolta, il libero commercio e soprattutto il consumo da parte di adolescenti e persone anziane, notoriamente più vulnerabili al grado di tossicità.
'I controlli – spiegano dalla Polizia Municipale di Lecce – si rendono necessari per la tutela della salute pubblica perché non è raro, in questa stagione, rinvenire sulle bancarelle occasionali specie di funghi spontanei di cui non sia stata certificata la commestibilità'.
Invito alla massima prudenza, dunque, da parte di tutti i consumatori che in questo periodo si apprestato ad acquistare le prelibatezze della terra.
