La scena è sempre a stessa, già vista e stravista purtroppo: macchine totalmente o in parte distrutte dalle fiamme, lamiere annerite, indagini per scoprire se si sia trattato di un atto doloso o soltanto di un banale incidente, interrogatori per capire il movente o se i proprietari dei veicoli incendiati avessero o meno subito “minacce”. Anche questa notte, prima che l’alba facesse capolino, i roghi hanno tenuto impegnati i “caschi rossi” dei vari distaccamenti. Ben tre gli episodi registrati in altrettanti comuni del basso Salento.
Il primo caso è avvenuto a Tricase, dove i vigili del fuoco sono dovuti intervenire per domare le lingue di fuoco che avevano avvolto una Mercedes Classe B, intestata alla moglie di un militare della Guardia di Finanza. Tocca ai carabinieri della locale Compagnia fare chiarezza sulla natura del gesto, ma stando ad alcune indiscrezioni trapelate sembrerebbe che non siano stati trovati elementi (diavolina o benzina) che facciano pensare ad un atto doloso.
Poco dopo è stata la volta di Otranto dove a bruciare con la complicità della notte è stata una Fiat Panda appartenente ad un 47enne. Anche in questo caso, i danni alla macchina sono ingenti. Gli accertamenti da parte dei militari della stazione locale sono ancora in corso.
A Racale, invece, a bruciare è una Peugeot 107 di una dipendente comunale. Le fiamme sono state domate dai caschi rossi del distaccamento di Gallipoli, anche se hanno fatto in tempo ad annerire la facciata di una Tabaccheria dove l’auto era parcheggiata.
Non finisce qui. Gli uomini in divisa, per fugare ogni dubbio, vaglieranno i filmati delle telecamere di videosorveglianza (se presenti) nelle zone dove sono avvenuti gli incendi.
