Fermato un gommone carico di hashish e marijuana per un valore di 3 milioni di euro. Arrestati i due scafisti

Fermato, dopo un breve inseguimento, un gommone carico di droga. A bordo è stato trovato un ingente quantitativo di marijuana e hashish.

Una scena vista spesso, purtroppo: il gommone che, nel cuore della notte, cerca di raggiungere a tutta velocità le coste del Salento. E il sospetto che quell’imbarcazione intercettata in mare possa nascondere un carico “speciale”. Sospetti che, spesso, vengono confermati quando il natante finisce nelle mani dei militari della Guardia di Finanza, impegnati da sempre a contrastare i traffici illeciti via mare. È accaduto anche questa volta, al largo di San Cataldo.

I fatti

Tutto è cominciato quando le Fiamme Gialle hanno ‘incrociato’ un gommone che, ad alta velocità, si dirigeva verso la costa.  I dubbi sono diventati certezze dopo un breve inseguimento, quando una vedetta veloce del reparto operativo aeronavale di Bari, impiegata anche con compiti di polizia del mare, è riuscita a fermare l’imbarcazione con il suo carico di droga a poche miglia dalla costa. A quel punto i finanzieri hanno trovato nascosti a bordo circa 3 quintali di marijuana e 10 chili di hashish. Droga che al mercato clandestino avrebbero fruttato circa 3 milioni di euro.

Il gommone, di circa sei metri, utilizzato per traffico l’illecito, è stato sottoposto a sequestro, mentre i due scafisti, di nazionalità albanese, sono stati arrestati con l’accusa di detenzione e traffico di sostanze stupefacenti e posti a disposizione della competente autorità giudiziaria.

L’operazione

L’intervento è stato condotto dalle vedette veloci del reparto operativo aeronavale della Guardia di Finanza di Bari, chiamato a contrastare i traffici illeciti via mare diretti in Puglia, in collaborazione con il gruppo aeronavale della Guardia di Finanza di Taranto, specializzato in operazioni a largo raggio nonché “local coordination center”per l’operazione internazionale themis 2020 coordinata dall’”europeanborder and coast guard agency” (frontex).

L’operazione aeronavale portata a termine durante la notte, conferma l’efficacia del dispositivo di presidio marittimo messo in atto dalla guardia di finanza quale “polizia del mare”, a contrasto dei traffici illeciti rivolti verso i confini nazionali e dell’unione europea.

 

La perfetta sinergia tra la componente aeronavale del corpo, i mezzi frontex e i reparti territoriali delle Fiamme Gialle, nonché la stabile e consolidata collaborazione con le autorità di polizia albanesi, per il tramite del nucleo di frontiera marittima della Guardia di Finanza di stanza a Durazzo, sta consentendo di contrastare efficacemente i sodalizi criminali che gestiscono il traffico internazionale di sostanze stupefacenti.