Anche con il Natale ormai alle porte continuano i controlli della Guardia Costiera di Gallipoli, anzi si intensificano. Gli uomini in divisa hanno passato al setaccio tutto il litorale che ricade nella loro giurisdizione trovando diverse violazioni demaniali e ambientali. In cinque sono finiti nei guai, tutti titolari di stabilimenti balnerari, situati nella ‘Città Bella’. Per la precisione, sono stati ritenuti responsabili di illecito accumulo di sabbia dell’arenile in concessione, secondo modalità in totale sfregio delle prescrizioni dettate dalle autorità competenti.
I reati ipotizzati dagli ufficiali e dagli agenti di polizia giudiziaria attengono il deturpamento di bellezze naturali, il deterioramento dell’habitat all’interno di un sito protetto oltre ai reati di innovazioni ed occupazione di aree demaniali marittime non autorizzate.
Le zone oggetto del deturpamento – che, di fatto, ha modificato in maniera rilevante il fronte dell’arenile nei pressi del quale si infrange naturalmente il moto ondoso – sono sottoposte a vincolo paesaggistico. Classificate, insomma, come Zone di Protezione Speciale e per di più come siti di Interesse Comunitario. In poche parole, è stata rovinata sia la naturale bellezza di quei luoghi, sia il panorama.
Non è finita qui: è stata infatti sequestrata in località Rivabella, una porzione di area recintata ad uso giardino, in quanto priva delle necessarie autorizzazioni demaniali e paesaggistico-ambientali con contestuale deferimento all’Autorità Giudiziaria del proprietario.
