In giro per Gallipoli a fare shopping, ma con banconote false: denunciati

Tre persone, originarie di Surbo, sono state denunciate in stato di libertà poiché avrebbero tentato di fare acquisti utilizzando banconote false. Un commerciante se ne accorge e segnala il tutto ad una Volante della Polizia in transito. Gli agenti, poi, ne confermano i dubbi.

Nell’ambito dei controlli straordinari predisposti  in occasione del periodo carnevalesco, gli agenti del Commissariato di Polizia di Gallipoli hanno concluso una rapida operazione finalizzata al contrasto della criminalità diffusa. L'operazione che ci si appresta a raccontare, infatti, è terminata con la denuncia in stato di libertà emessa nei confronti di tre persone. Costoro sono ritenute colpevoli di aver tentato di immettere in commercio delle banconote false.  Tutti e tre provenienti da Surbo, nella mattinata del 6 gennaio scorso si recati nella cittadina jonica col proposito di fare acquisti, ma mediante la spendita delle banconote false. Nello specifico, consegnate ad un commerciante che – per nulla convinto della loro autenticità – le ha rifiutate, restituendole ai "legittimi" proprietari.

Pochi minuti dopo, la vittima ha poi avuto modo di raccontare l’increscioso episodio al personale operante, in transitato nei paraggi con una Volante. Grazie ad una sommaria descrizione degli individui e della vettura utilizzata,  gli agenti sono tempestivamente riusciti a bloccare gli autori del raggiro mentre percorrevano, a bordo della loro auto, le strade del centro gallipolino. Probabilmente ancora determinati a piazzare altre banconote fasulle in danno di ignari commercianti. Tutti e tre identificati, risultano essere imparentati tra di loro,nonché di avere numerosi e gravi precedenti penali a carico. Dalla perquisizione personale che ne è conseguita, spuntavano fuori ben otto banconote false da venti euro ciascuna, accuratamente attorcigliate in un fazzoletto, poi sequestrate. 

La perquisizione, in collaborazione con il personale della Squadra Mobile, è stata subito dopo estesa alle loro abitazioni di residenza. 

I tre dovranno ora rispondere all’Autorità Giudiziaria del reato di spendita e introduzione nello stato di monete falsificate, in concorso.       
 



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