Finisce sotto processo, l’infermiere accusato di atti persecutori verso una collega.
Il gup Cinzia Vergine ha rinviato a giudizio G.S. 60 anni di Scorrano, al termine dell’udienza preliminare. L’uomo dovrà presentarsi il 25 gennaio del 2019 dinanzi al giudice monocratico Bianca Todaro. In quella sede, potrà dunque difendersi dall’accusa di stalking.
L’imputato è assistito dagli avvocati Massimiliano Petrachi e Maria Domenica Campanelli.
La vittima, che si è costituita parte civile nella mattinata odierna, è difesa dall’avvocato Mariangela Calò.
Secondo l’accusa, rappresentata dal pubblico ministero Maria Vallefuoco, l’infermiere avrebbe perseguitato la collega dell’ospedale di Scorrano, sino al luglio del 2017.
Le indagini sono scattate a seguito della denuncia di una donna del Basso Salento, molto più giovane, presentata presso la stazione dei carabinieri.
L’infermiera ha riferito di una lunga serie di telefonate, sms insistenti e minatori con i quali veniva ricattata da G.S.: “Che pensi, che io non sappia nulla di te? – le diceva – io so tutto di te, ho anche delle tue foto compromettenti”. Il motivo di tale presunto accanimento? Il rifiuto della signora, d’intrattenere una relazione sentimentale con lui.
