Luca Giurato, giornalista e conduttore televisivo amatissimo dal pubblico italiano, ci ha lasciati all’età di 84 anni. La sua scomparsa ha lasciato un vuoto nel cuore di milioni di telespettatori che lo hanno accompagnato per decenni, facendolo entrare nei salotti dal piccolo schermo, quella tv di cui era un volto familiare.
Una carriera ricca di successi
Nato a Roma nel 1939, Giurato ha dedicato la sua vita alla comunicazione. La sua carriera è stata costellata da numerosi successi, dalla direzione del Gr1 alla conduzione di programmi come “Unomattina”, il programma che lo ha fatto entrare nelle case degli italiani o “Domenica In” accanto a Mara Venier. Il suo stile inconfondibile, caratterizzato da un’ironia sottile e da una grande umanità, lo ha reso uno dei volti più amati della televisione italiana. Una popolarità cresciuta grazie a quelle gaffe ripresi dalla Gialappa’s Band nel programma mai dire Gol e diventate virali. “Il 70% delle mie gaffe sono originali, ma ammetto che quando ho visto il grande successo che riscuotevano, qualche volta ci ho marciato”, aveva raccontato a Silvia Toffanin.
Un giornalista appassionato e un uomo dal cuore grande
Luca Giurato non è stato solo un professionista esemplare, ma anche un uomo profondamente legato ai suoi valori. La sua passione per il giornalismo lo ha portato a indagare su temi importanti, sempre con grande rigore e onestà intellettuale. Ma è stata la sua umanità a conquistare il cuore del pubblico, che lo ha apprezzato per la sua capacità di ascoltare e di entrare in sintonia con le persone. Con la sua capacità di rendere semplici anche i temi più complessi, ha saputo informare e intrattenere milioni di telespettatori.
La sua capacità di instaurare un rapporto di fiducia con il pubblico, unita a una innata simpatia, lo hanno reso un personaggio unico nel panorama televisivo italiano.
La scomparsa di Luca Giurato è una perdita per il mondo della comunicazione. Suo l’insegnamento che il giornalismo può essere anche divertente, leggero e vicino alle persone.