
Sono in corso gli accertamenti sul Dna per verificare con certezza la paternità della neonata accoltellata dalla madre, poi arrestata e ristretta ai domiciliari per tentato omicidio. Nelle scorse ore, il pm Alessandro Prontera, titolare dell’inchiesta, ha conferito l’incarico al medico legale Roberto Vaglio. I risultati dovrebbero essere depositatati nei prossimi giorni. Gli esami genetici e biologici sono stati richiesti dal compagno della donna. L’uomo (non è indagato) è assistito dall’avvocato
La giovane madre risponde dell’accusa di tentato omicidio aggravato, in quanto posto in essere su discendente ed è assistita dall’avvocato Anna Elisa Prete. L’arrestata, nelle settimane scorse, ha fatto “scena muta”. Davanti al gip Alessandra Sermarini ed alla presenza del sostituto procuratore Alessandro Prontera, nel corso dell’interrogatorio di garanzia, la donna si è avvalsa della facoltà di non rispondere.
L’arresto
Sono stati i carabinieri a consegnare alla donna un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Sermarini, su richiesta del pm Prontera che ha coordinato le delicate indagini svolte dagli uomini della “Benemerita” della Compagnia di Maglie e della Stazione di Martano. L’arresto è stato disposto per la sussistenza delle esigenze cautelari, in particolare per i gravi indizi di colpevolezza e e per il rischio di inquinamento probatorio.
La giovane madre si trova, ai domiciliari, in una comunità riabilitativa assistenziale del Salento.
I fatti risalgono al 23 luglio. Alle prime ore dell’alba, la donna avrebbe dato alla luce la bambina “clandestinamente”, secondo la prima ricostruzione dell’accaduto. Pare che nessuno fosse a conoscenza della gravidanza, né il compagno, né la famiglia.
La piccola era nata da poco, quando la mamma avrebbe tentato di toglierle la vita “con una serie di condotte atte, in modo non equivoco, a provocarne la morte”. Alla fine, ha deciso di abbandonarla nel giardino della sua abitazione.
La bimba è stata ritrovata con alcune ferite sul collo, inferte con un coltello. È stato il compagno della donna a dare l’allarme, dopo averla trovata distesa per terra, dentro casa. La donna avrebbe riferito di avere avuto un malore. Poco distante (nel giardino), vi era però il corpicino della bambina, avvolto in un asciugamano, con i segni di alcune ferite da arma da taglio.
La bimba è stata portata in una struttura protetta, dopo essere stata curata in ospedale.