
Un pensionato 67enne salentino è accusato di atti persecutori nei confronti della propria vicina. Frasi ingiuriose, minacce condite da oscenità e appostamenti sotto casa, sarebbero gli episodi raccontati dalla 60enne oggetto del corteggiamento ai carabinieri della Stazione di Specchia. Custodia cautelare in carcere per l'uomo indagato, che a breve verrà sottoposto all'interrogatorio di garanzia.
Le accuse nei confronti di un 67enne salentino – da cui adessò dovrà difendersi – risultano molto gravi, sebbene spetterà alla giustizia fare il proprio corso e stabilire la veridicità dei fatti. Avrebbe riservato attenzioni tutt’altro che “gentili” all’indirizzo della vicina, una donna qualche anno più giovane. Avances che – stando a quanto sostengono i carabinieri della Stazione di Specchia, intervenuti unitamente ai colleghi del Nucelo Operativo Radiomobile di Tricase – si sarebbero trasformate in veri e propri atteggiamenti di stalking. Non a caso, all’uomo vengono contestati degli “atti persecutori” secondo l’art. 621 bis.
Questo corteggiamento, la cui destinataria racconta d’aver vissuto come un incubo, è cresciuto negli ultimi mesi. Gli approcci del 67enne, pensionato, contenevano – secondo la versione raccontata dalla signora ai militari – epiteti ingiuriosi conditi da oscenità. Non solo frasi del tipo “è arrivata la p……, la t…..”, ma anche minacce aggravate dall’uso di un coltello: “ti uccido, oggi ti uccido”. Neanche la denuncia sarebbe bastata ad intimorire il corteggiatore; costui, più avanti, avrebbe cominciato con appostamenti nei pressi dell’abitazione della vittima. In base da alcune circostanze riferite nelle denunce, le aggressioni verbali venivano accompagnate da scene riprovevoli quali l’esposizione dei genitali, mimando altresì atti sessuali espliciti corredati da espressioni volgari.
L’attività di indagine, supportata anche dalle numerose testimonianze di alcuni vicini, ha permesso così di ricostruire il macabro mondo di ansie e paure della povera 60enne. Il Sostituto Procuratore, dott.ssa Carmen Ruggiero della Procura della Repubblica di Lecce, ha richiesto e convinto il gip dott.ssa Antonia Martalò ad emettere un immediato provvedimento cautelare personale. Esperite le formalità di rito l’uomo è stato trasferito presso la Casa Circondariale di Lecce, ora a disposizione dell’Autorità Giudiziaria e in attesa dell’interrogatorio di garanzia, dove avrà modo di raccontare la propria versione dei fatti.